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Anche l’America apprezza il quattro cilindri

Un motore Ford 2.0l 4 cilindri
Un motore Ford 2.0l 4 cilindri

Se un turbo può comportare due cilindri in meno e migliore  efficienza nei consumi, ben venga. Ormai sembra un fenomeno  inarrestabile e se ne è occupato anche il New York  Times, stupito per aver visto la più grande ‘sedan’  di Ford, la Taurus, adottare per la prima volta nella sua storia  ‘soltanto’ un motore a quattro cilindri turbo. Roba da far grattare il capo ai puristi dell’auto made in Usa,  dove i motori si sono sempre distinti per semplicità ma anche  per robustezza, coppia da vendere e longevità. Prevale invece di  questi tempi l’indirizzo, non più solo europeo, di cercare  economicità ed efficienza, visto che la strada per arrivare ai  parametri fissati da Obama per i motori del futuro sono molto  restrittivi proprio come nel vecchio mondo. E quindi un ritorno alle origini, quando in effetti una prima  Taurus a quattro cilindri nel 1986 c’era stata sul serio: ma  non era turbo e la benzina costava meno di un dollaro al gallone.  Quello che succede alla Taurus oggi è molto significativo in  America proprio come lo è in Europa per la Golf. Stiamo parlando  dell’auto più venduta in patria, con un record di vendite  detenuto di recente per cinque anni di fila e una tradizione del  tutto intramontabile. L’unica nota stonata, guardando dall’Europa, è che il  quattro cilindri richiede un (seppure piccolo) sovrapprezzo  rispetto al V6: il 2.0 EcoBoost richiede 995 dollari in più  perché percepito e venduto come una tecnologia più costosa e  quindi più preziosa, visto che farà (non poco) risparmiare alla  pompa di benzina.

Un motore Ford V6 biturbo
Un motore Ford V6 biturbo