Tom Joyner conquista il duello tutto inglese con ben Hanley e la vittoria nella OK che ha chiuso il round di Portimao. Ma non è stata una vittoria facile, tant’è che il migliore nello scatto al via è stato Pedro Hiltbrand, abile a bruciare tutti allo star, mentre Hanley è dovuto retrocedere. Va molto peggio a Karol Basz, che si trova in 22. posizione e perde ben 18 posti dal via. Joyner conquista la leadership al terzo giro, seguito da Hiltbrand, mentre inizia a mettersi in mostra Marta Garcia, che al sesto giro fa la miglior tornata della finale. Hanley, poco prima di metà gara, conquista il secondo posto, mentre Marta Garcia si porta al quarto posto, seguita da Smolyar. Grande rimonta per Clément Novalak, che recupera ben 17 posizioni, mentre Tonteri finisce out al 15, passaggio. Nel finale si accendono i duelli per il primo e il terzo posto, ma non accade più nulla. Joyner vince davanti a Hanley, Hkiltbrand, Marta Garcia, Smolyar, Travisanutto, Lundgaardx, Armastrong, Janker e Novalak a chiudere la top ten.
Handsaeme conquista la vittoria nella finale Academy
Colpo di scena nella finale della Academy di Portimao, con Callum Bradshaw, scattato dalla pole, che si deve arrendere subito, cedendo il comando a Vaskelis, il quale lo manterrà fino alla fine. Brutta partenza anche per Handsaeme, che riesce al terzo giro a portarsi al secondo posto. Salgono invece Sabater, secondo, ma soprattutto l’inglese Clarke, che recupera ben 10 posizioni. Handsaeme e Vaskelis danno vita al duello per la leadership, con il belga che al settimo giro scavalca il lituano, ma finisce sotto investigazione. Dà segni di risveglio Callum Bradshaw, che al decimo giro recupera ben 4 posizioni e si porta al terzo posto e poi scavalca Vaskelis per portarsi al secondo. Handsaeme legittima il successo con il giro record alla penultima tornata e va a vincere davanti a Bradshaw, Vaskelis, Sabater, Nilsson, Clarke, Tsukada, Imbourg, Goldstein e Zwiedris.
MotoGP Assen, Miller e la sua prima volta in mezzo al caos
Sotto l’acqua del TT, la gara MotoGP ha sorpreso con il finale emozionante per la prima vittoria di un arrivato direttamente dalla Moto3 due anni fa, Vale e Dovi hanno sbagliato nella seconda gara mentre Marquez paziente è sul podio. Lorenzo porta a casa 7 preziosi punti nonostante tutto.
di: RajaS
Per la prima volta di domenica e per il 250° GP ad Assen, la classe regina a mandato in pista i suoi piloti per il quasi bagnato wup in vista dell’ottava tappa in calendario: Motul TT Assen. Durante la sessione di riscaldamento cominciata in dry conditions e interrotta negli ultimi 3 minuti dalle gocce di pioggia e dove le Ducati hanno volato seguite da Vinales, Marquez e Rossi, Lorenzo sull’asciutto migliorato anche lui, ma sono anche caduti in tre (Rabat, Crutchlow e Hernandez).

Nella griglia di partenza cadeva qualche goccia ma con il passare dei giri si era infittita sempre di più costringendo l’intervento della bandiera rossa al quindicesimo giro. Fino in quel momento i protagonisti erano stati Danilo Petrucci (OCTO Pramac Yakhnich) che dopo una rimonta furibonda e il duello con Valentino Rossi (Movistar Yamaha MotoGP) che era partito dalla prima fila e rimasto a difendere insieme ad Andrea Dovizioso (Ducati Team). Il secondo gruppo era formato dalla Ducati GP14.2 di Scott Redding che precedeva le due HRC ufficiali con Marc Marquez in difficoltà ma più veloce del compagno Dani Pedrosa e a seguire Cal Crutchlow (LCR Honda) e Jack Miller (Estrella Galicia 0,0 Marc VDS). Jorge Lorenzo con la seconda YZR-M1 navigava nelle acque oscure del fondo classifica per problemi di grip esagerati sull’anteriore. Andrea Iannone che era partito ultimo, a 13 giri dalla fine era vicino al podio ma è caduto e rientrato 17°. Merita menzionato anche Yonny Hernandez (Aspar Team MotoGP) che aveva interpretato meglio di tutti le condizioni ed era riuscito al terzo giro a prendersi la testa della corsa duratali fino all’undicesimo quando sbaglia e finisce sulla ghiaia. I
Nella seconda griglia è stata presa in considerazione la classifica dell’ultimo passaggio completato da tutti e quindi Dovi tornato in pole, Vale secondo e Petrucci terzo. Sono partiti tutti a fionda con gomme rain soft per una seconda possibilità in 12 giri. Un po’ per le gomme ancora non in temperatura, un po’ per la voglia di stare sempre più avanti, la corsa è diventata una specie di roulette russa che ad ogni passaggio eliminava qualcuno dal gioco. Primo a perdere il controllo è stato Dani Pedrosa al primo giro, poi al seguente Crutchlow e Petrucci con problemi tecnici esce alla curva 5. Al terzo passaggio anche Dovi quale dopo un duello arduo con Vale si era preso la vetta. Non passa molto e anche il pesarese nove volte iridato finisce nella ghiaia. Stessa fine anche per Aleix Espargarò con la Suzuki ECSTAR mentre in testa Marquez provava a resistere ad un intraprendente Miller. L’australiano che era molto più veloce del leader nel mondiale, non ci ha messo tanto per batterlo e anche con distacco prendendosi la prima vittoria MotoGP al suo secondo anno in un team privato Honda arrivato senza l’esperienza che regala la Moto2 e ritornato da un periodo buio di infortuni vari. Secondo Marc consolandosi con il vantaggio nel mondiale aumentato anche grazie all’errore di Rossi e l’inadattabilità di Jorge finito decimo. Terzo il compagno del Petrux, Scott al suo secondo podio che ha sverniciato la Yamaha Tech3 di Pol Espargarò. anche se molto più lontano, arrivato quinto e felicissimo Andrea Iannone che precede le due sorelle di marca guidate da Hector Barberà per Avintia Racing ed Eugene Laverty del Aspar Team. Mancano dalla top ten l’Aprilia di Stefan Bradl ottavo (Bautista caduto) e l’unica Suzuki rimasta in gara, quella di Maverick Vinales che non aveva confidenza sull’anteriore in queste condizioni come anche Lorenzo.
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La MotoGP torna in pista tra tre settimane a Sacsenring per la nona tappa in calendario dove si spera la Michelin porterà gomme ancora più soddisfacenti per tutti, sopratutto per quanto riguarda il front.
foto: RajaS
Victor Martins domina la finale OK Junior a Portimao!
Victor Martins vince senza problemi la finale della OK Junior del round europeo di Portimao, approfittando anche deklle disavventure di Kiern Jewiss, che dopo una grande partenza va al contatto con Teddy Wilson. Della situazione ha approfittato Sami Taoufik, per portarsi sul terzo gradino del podio, mentre Caio Collet, a poco meno di metà gara, si porta al sesto posto, mentre Uitto perde due posizioni. Al nono giro si accende un’intensa battaglia tra Hauger, Taoufik e Mizzuddin per la seconda posizione, con il marocchino che teme per la possibile caduta del musetto nelle fasi concitate del gioco di sorpassi (non verrà penalizzato). Al dodicesimo giro, così, Mizzuddin sale sul podio, mentre Taoufik e Collet duellano per la terza e quarta posizione. Ma ad approfittarne è Collet, che li supera entrambi, con Mizzuddin che risale (al 15. giro è quarto) fino a sopravanzare Taoufik e Hauger, in lotta. Intanto Collet, a una tornata dalla fine, si piazza al terzo posto, ma nel parapiglia finale riesce addirittura a portarsi alle spalle di Martins, che vince indisturbato, e precedere Mizzuddin, Haugerm, Taoufik, Eriksson, Watt, Uitto, Piastri e Bulantsev che chiude la top ten.
Moto3 Assen: senza parole, primi cinque tutti italiani con prima vittoria di Bagnaia
La Moto3 si è scatenata sul tracciato asciutto di Assen regalandoci la gara PIU’ BELLA DI SEMPRE fatta di ciocchi e sorpassi da straccio di licenza come è successo a Migno retrocesso alla terza posizione ma ci vorrebbe un podio più ampio per metterci anche Fenati e Antonelli, Bastianini out negli ultimi giri.
di: RajaS
Sole debole ad Assen per il wup della classe cadetta durante il quale solo Fenati ha segnato il 1’42 mentre i compagni Migno settimo e Bulega decimo non sembrano gradire il fresco.
Fortunatamente il Motul TT Assen ha gioito di condizioni asciutte quali hanno permesso alle giovani leve di mettere in atto il GP più movimentato di sempre. Tra sorpassi e contatti, i primi quattordici ci hanno tenuti con il cuore in gola per tutti i 22 giri. Sopratutto il gruppetto di italiani che si sono passati la vetta ad ogni passaggio, con loro è potuto stare solo Brad Binder (Red bull KTM Ajo), leader del campionato quale però toccandosi con Nicolò Bulega (Sky Racing Team VR 46) che finisce in settima posizione, rientra 16° e recupera fino alla 12° con 12 secondi di distacco. Anche il poleman Enea Bastianini del team Gresini è finito fuori dopo un contatto con Bulega a quattro giri dalla fine buttando al vento una gara fantastica.
I nostri tricolori ci hanno lasciati senza parole, Pecco Bagnaia (Aspar Mahindra Team Moto3) è stato in lotta per il podio fin dalla partenza approfittando dal gioco delle scie e ha difeso con onore fino all’ultimo passaggio quando ha beffato il brillante Andrea Migno a pochi metri dal traguardo. In seguito la stella SKy è stata retrocessa alla terza posizione perché ha usato l’asfalto verde presente nella famosa chicane lasciando il secondo gradino al connazionale Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing Moto3) al suo secondo podio in carriera guadagnato tra piccoli errori e rimonte pazzesche. Tanti applausi anche per Romano Fenati, primo leader della pazza corsa olandese, quale si è fatto assorbire in quarta posizione nelle ultime curve. Seguono i due pupilli Ongetta-Rivacold che hanno rimontato dalle retrovie: Niccolò Antonelli quinto e ripreso dopo la sfortuna di ieri seguito dal compagno Jules Danilo. Chiudono il gruppo di testa con tutti compresi in un secondo: Nicolò Bulega che ha fatto la sua bella figura anche qui ma poi per la situazione descritta sopra è finito settimo, e il rookie Leopard Racing, Joan Mir che era sempre rimasto attaccato in fondo al gruppo. Non lontani anche Bo Bensneyder (Red Bull KTM AJO) e Lorenzo Dalla Porta che sostituisce Navarro per infortunio nel team Estrella Galicia 0,0 e quale si è fatto notare bene nelle posizioni da podio per una buona parte di giri, ma per un errore chiude decimo.
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