Toyota Auris 2013
C’è poco da fare: quando si parla di una Toyota nuova, tutti pensano a come sarà la versione ibrida elettrica.
Eppure la nuova generazione di Auris è un’auto completamente nuova, irriconoscibile o quasi dalla prima serie per design, ma il fatto è che la nuova Auris Hybrid dà spunti di conversazione continui. Come il prezzo di lancio: 17.900 euro! Quanto una normale segmento C ad alimentazione benzina o diesel. Inizia insomma l’era dell’auto elettrica di massa. Esattamente ciò che vuole Toyota e lo ha già dimostrato con la Yaris Hybrid. In Europa si vendono ancora poche auto ibride? Mentre in Giappone solo Toyota ne ha vendute più di due milioni? Ecco allora un progetto tutto europeo, sviluppato e prodotto in Europa per “sfondare” con la doppia alimentazione benzina/elettrica anche nel Vecchio Continente. Perché è nei momenti di crisi che si mettono le basi per il futuro (altro che gpl, verrebbe da dire…). Per la seconda generazione di Auris il primo passo è stato fatto sul design e lo si vede subito, ictu oculi: moderno, dinamico, bello. La compattezza è la stessa di prima, ma quei 4,27 metri di lunghezza sembrano di più. Perché il look è più filante, l’altezza è stata abbassata di 5,5 cm e il baricentro è più basso, per un Cx che passa da 0,292 a 0,277. Miglior resa aerodinamica e più bassi consumi ed emissioni (13% in meno la media di gamma), ma anche un maggior appeal stilistico: la nuova Auris ha una raffinata griglia anteriore verniciata in “Piano Black”, fendinebbia coi bordi cromati, come cromato è lo spoiler. Sia i gruppi ottici anteriori che posteriori hanno illuminazione a LED e le luci diurne sono standard. I cerchi in lega sono da 17 pollici sulla Hybrid, da 15 e 16 sulle altre versioni. L’interno è un’ulteriore sorpresa. Non solo per la spaziosità dei posti posteriori, ma per il disegno della plancia interamente dedicato al lato guida. Il volante rivestito in pelle, la posizione di guida raccolta e con la seduta più bassa di ben 4 cm rispetto alla prima Auris regalano un’impostazione sportiva che non ci si aspettava. Funzionale la plancia, più minimalista che in altre Toyota, per quel disegno pulito dei due strumenti circolari e del display digitale con lancette di colore bianco (ma retro-illuminazione blu). Proprio bello è il pomello del cambio azzurro brillante che già abbiamo visto sulla Yaris Hybrid. Ad esprimere l’hi-tech di Auris Hybrid è poi il colore argento delle bocchette di ventilazione, del pannello del sistema audio e del tunnel centrale. Su strada la Auris Hybrid è un’auto impeccabile. Lo sterzo è preciso e la sensibilità al volante accresce la sensazione. L’auto è ben bilanciata e la tenuta è perfetta, nonostante la velocità possa raggiungere i 180 orari. L’abbassamento del baricentro è servito allo scopo e il piacere di guida è un’altra piacevole sorpresa. Secca e incisiva la frenata. Toyota ha fatto le cose proprio per bene e ha equipaggiato la nuova Auris con due tipi di sospensione posteriore, secondo le versioni. La motorizzazione 1.3 benzina 99 CV e la 1.4 D-4D diesel da 90 CV hanno il retrotreno ad assale torcente; le più potenti 1.6 benzina da 132 CV e 2-0 D-4D a gasolio da 124 CV a doppio braccio oscillante. Doverosa però la critica a Toyota di montare lo Stop&Start di serie soltanto sul 2.0 diesel e l’ibrida. Doppio braccio oscillante anche per la Auris Hybrid, le cui batterie sono collocate sotto il sedile posteriore. Questa monta un 4 cilindri 1.8 litri a benzina e un motore elettrico da 60 kW che insieme generano una potenza massima di 136 CV, per un’ottima accelerazione da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi. Il cambio è a variazione continua CVT. In modalità esclusivamente elettrica, con le emissioni zero, la potenza massima sfruttabile è di 82 CV. Toyota promuove la nuova Auris Hybrid con un prezzo, fino a marzo 2013, di 17.900 euro.