82 anni fa nasceva il simbolo del Cavallino Rampante
Oggi non parliamo di motori: parliamo di storia, di sogni e di stile. Esatto, storia, sogni e stile perchè oggi si celebra un momento importantissimo nella storia del mito: esattamente 82 anni fa, il 9 luglio 1932, si è visto per la prima volta su una vettura il mitico simbolo della Scuderia Ferrari.
E’ un semplice stemma di colore giallo, con un altrettanto semplice cavallino nero rampante che spicca dallo sfondo. Una zampa del cavallino separa le due lettere “S” ed “F”.
E’ il simbolo della Ferrari, il marchio più conosciuto al mondo, che è sinonimo di gloria su tutti i circuiti automobilistici del mondo ed è un sogno per tutti gli automobilisti del pianeta. Chi non vorrebbe possedere una Ferrari?
Ma forse, non tutti sanno la storia dello stemma. Adesso ve la racconterò: il simbolo è una leggenda nella leggenda, perchè il Drake lo ereditò da un eroe di guerra: l’aviatore Francesco Baracca, decorato con la medaglia d’oro, caduto, dopo ben 34 duelli aerei vinti, per un colpo di fucile sparato da un austriaco nascosto in trincea.
Sulla carlinga del suo aereo il mitico emblema. “Il valoroso maggiore Baracca -riportava un bollettino di guerra dell’epoca- il giorno 19 giugno 1918 non ha fatto rientro da una difficile missione militare”. Cinque anni dopo la storia volle che il campione dell’aria caduto in battaglia e il mito nascente dell’automobilismo sportivo incrociassero i loro destini. Il 17 giugno del 1923, infatti, sul Circuito del Savio, Enzo Ferrari vinse la sua prima corsa. “In quell’occasione -ricorda il Commendatore- conobbi il conte Enrico Baracca, padre dell’eroe. Da quell’incontro nacque il successivo, con la madre, contessa Paolina”.
Fu un appuntamento molto commovente. La madre di Francesco Baracca lo aspettò a Ferrara, per rivivere con lui i ricordi del figlio tanto amato. L’Asso ed il giovane Enzo avevano in comune la passione per la velocità, per la sfida e per l’ardimento. Si trattò di una sorta di passaggio di consegne! Ricorda Enzo Ferrari, nelle sue memorie: “Fu la contessa Paolina a suggerirmi l’idea. Ferrari, mi disse, metta sulle macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Vedrà, le porterà fortuna”. Da quel momento sui bolidi da corsa della Scuderia apparve quello stemma. “Il cavallino era ed è rimasto nero -ricorda Ferrari nel suo diario- io aggiunsi il fondo giallo canarino, il colore di Modena, la mia città”.
Ad oggi, la Ferrari è la Casa più vincente nel campionato che rappresenta la massima espressione dell’automobilismo: la Formula 1. La Ferrari vanta ben 31 titoli mondiali: 16 titoli costruttori e 15 titoli piloti.
Oggi, il sito ufficiale della Casa di Maranello, segnala l’evento in questo modo: “Il 9 luglio 1932 debuttava il Cavallino Rampante. Lo faceva, ovviamente, su delle Alfa Romeo, dal momento che Enzo Ferrari al tempo non era costruttore ma titolare della Scuderia che faceva correre le vetture italiane. L’occasione fu la 24 Ore di Spa-Francorchamps, quando la gara venne dominata proprio dalle 8C 2300 MM della Scuderia Ferrari: a vincere furono Antonio Brivio ed Eugenio Siena, precedendo sul traguardo la vettura dei compagni Piero Taruffi e Guido d’Ippolito”.