Mercedes: la trazione integrale per le compatte
Il 2013 sarà l’anno del debutto della nuova trazione integrale della Mercedes-Benz.
Accomunato ai sistemi attualmente in gamma dalla nota denominazione 4Matic, il nuovo schema, destinato alla famiglia di compatte su piattaforma Mfa differisce per una serie di profonde differenze tecniche da quanto visto fino a oggi. I modelli che adotteranno la nuova trazione 4Matic – come le loro derivate sviluppate dall’AMG – sono, di base, delle vetture a trazione anteriore con motore trasversale, sulle quali la coppia viene inviata normalmente alle ruote anteriori e modulata diversamente a seconda delle condizioni di aderenza del fondo, grazie al progressivo intervento del retrotreno. La 4Matic per le compatte, disponibile in abbinamento al doppia frizione 7G-Dct, si distingue per la presenza di una presa di forza particolarmente compatta, che è stato possibile integrare nella scatola del cambio, del quale sfrutta anche il lubrificante. Grazie a questa soluzione, che ha permesso di evitare l’introduzione di una componente separata con circuito dell’olio distinto, è stato possibile ridurre del 25% il peso rispetto alla concorrenza, come afferma il Costruttore. Altra caratteristica saliente del progetto è rappresentata dall’integrazione della frizione a lamelle a controllo elettroidraulico nella scatola del differenziale posteriore. È lì che trova posto anche la pompa a rotore che dà pressione al sistema, “chiudendo” il pacco lamellare e inviando così la coppia alle ruote posteriori. L’intervento dei sistemi Esp e 4Ets, che sono stati tarati sulle nuove esigenze dinamiche dei modelli con l’integrale, avviene solo dopo l’attivazione della trazione sulle quattro ruote motrici. Secondo la Casa, il nuovo sistema 4Matic offre il peso più contenuto nel segmento delle compatte di prestigio, caratteristica che ha come conseguenza diretta un impatto relativamente contenuto sui valori di consumi ed emissioni. A proposito di consumi ed emissioni, va sottolineato un altro aspetto: la modalità di guida selezionata da chi è al volante influenza direttamente i tempi e i modi dell’invio della coppia alle ruote posteriori. In modalità Eco l’elettronica dà forte prevalenza all’asse anteriore, e chiama in gioco l’asse posteriore in maniera morbida. Selezionando le opzioni Manual o Sport, invece, i tempi di risposta si riducono, e alle ruote posteriori viene inviata una quantità maggiore di coppia, per favorire un comportamento dinamico più orientato verso la sportività.