Nuova Panda 4×4
A guardarla da fuori in questa tenuta verde quasi militaresca dà proprio l’idea di esser tosta. I fondamentali ci sono tutti: la nuova Fiat Panda, nelle due generazioni che l’hanno preceduta, ha sempre avuto una versione 4×4 attorno alla quale sono fiorite le leggende più mirabolanti di “…quella volta che persino le Jeep erano ferme…” e via di questo passo.
Ebbene, è tutto vero: la Panda a trazione integrale, anche in questa versione 2012, ripropone contenuti tecnici di eccellenza in formato mini, una formula unica, tanto da non avere praticamente concorrenti. E le dimensioni, in questo caso, sono importanti perché quando il terreno è difficile non bastano le quattro ruote motrici, serve anche agilità e leggerezza. La 4×4 arriva in compagnia di altri tre modelli molti richiesti: la Trekking, che ha il look e alcune qualità dell’integrale ma con la sola trazione anteriore (2 motori, a partire da 15.200 euro), la Power TwinAir Natural a partire da 13.950 euro e la EasyPower a Gpl (da 12.200 euro). Per l’integrale i prezzi sono di 16.950 euro (TwinAir 85 CV full optional) e 17.650 euro (Turbodiesel Multijet 75 CV, anch’essa in allestimento unico superaccessoriato). Sospensioni specifiche, morbide ma non cedevoli, isolano alla grande dalle buche, ma senza togliere sensibilità al guidatore, e per i momenti critici c’è il sistema antisbandata di serie che entra puntuale in azione. Su asfalto asciutto funziona quasi sempre come una trazione anteriore, perché ha un sistema integrale a controllo elettronico che fa intervenire la trazione posteriore solo in caso di slittamento, comunque la distribuzione della coppia dà anche un aiutino nell’inserimento in curva, che è svelto e preciso. Ma le sue qualità migliori si cominciando ad apprezzare quando le ruote toccano le strade bianche. Con i suoi sensori, il sistema rileva qualsiasi differenza di giri fra le ruote, indice di uno “spinning” o perdita di grip, e interviene bloccando il giunto. In una frazione di secondo anche le ruote dietro spingono, e la situazione si risolve senza che al pilota sia chiesto di far niente. Fino al 100% della forza motrice può essere spostato al retrotreno. Con almeno due ruote che spingono sempre, quel che sembra difficile diventa facile, e il motore supporta bene, con 85 CV a disposizione, la richiesta di coppia. La prima marcia è corta, proprio per il superamento di dislivelli e salite, abbastanza corta da permettere di partire in seconda sull’asfalto. Va segnalato che sull’esemplare in prova la leva del cambio aveva innesti non sempre definiti, in particolare proprio la prima marcia. Se la situazione si fa dura, ad esempio sulla neve o quando l’aderenza è veramente critica, si può inserire il sistema ELD, che simula l’intervento di un differenziale autobloccante agendo sui freni (a 50 all’ora si disinserisce). La coppia si sposta così sulle ruote di destra se a perdere aderenza sono quelle di sinistra e viceversa. Fra le molte altre qualità va segnalato che la Panda 4×4 viene messa in vendita con un primo equipaggiamento di gomme invernali oppure, senza sovrapprezzi, con le estive. Consigliate caldamente le prime, vista la stagione, perché oltretutto hanno una mescola particolare e possono essere utilizzate senza problemi per tutto l’anno.