Vincere in casa è sempre una bella cosa, ma stravincere lo è di più.
Nella 6 Ore del Fuji la Toyota ha praticamente dominando, riservando la corsa per la vittoria alle due TS040 Hybrid, corsa vinta dalla #8 di Buemi e Davidson che questa volta correvano senza Lapierre, fermo per motivi personali.
La prima TS040 Hybrid ha fatto registrare, sul traguardo, un vantaggio di ben 25″ dalla vettura gemella guidata da Nakajima/Sarrazin/Wurz. L’unica parentesi in cui al comando non c’è stata una Toyota è stata di appena 12 giri, quando al comando si è vista la Porsche 919 Hybrid di Webber, ritrovatosi davanti in seguito ad un cambio di strategia dovuto ad una foratura.
Per Webber e per i suoi compagni Timo Bernhard e Brendon Hartley è stata comunque una giornata positiva, perché sono riusciti a portarsi a casa il loro secondo podio stagionale con il gradino più basso, ad un giro dai vincitori.
L’altra 919 Hybrid, quella di Lieb/Jani/Dumas, si è classificata quarta, con due giri di distacco dalla vetta. Deludente la prova delle due Audi R18 e-tron quattro che, dopo i due round vincenti di Le Mans e Austin, si sono dovute accontentare del quinto e sesto posto, con la vettura #1 di Di Grassi/Duval/Kristensen che ha avuto la meglio sulla vettura gemella di Fassler/Lotterer/Treluyer.
Per quanto riguarda la classe LMP2, in Giappone è arrivata la prima vittoria della nuova Ligier-Nissan, che si è imposto grazie alla OAK Racing e all’equipaggio Pla/Canal/Rusinov, che ha avuto la meglio alla fine di una bella battaglia con la Oreca-Nissan della KCMG.
Nella categoria GTE-Pro ha dominato la 458 della AF Corse guidata da Bruni e Vilander. Dietro di loro si classifica l’altra vettura della AF Corse, guidata da Rigon e Calado, che hanno registrato 2,9 secondi di ritardo dai vincitori. Non tanto, ma se si considera che Bruni e Vilander sono incappati in un drive through nelle prime fasi, meno di tre secondi diventano cifre importanti. Sul terzo gradino del podio, sale l’equipaggio Rees/MacDowall/O’Young, che ha portato la sua Aston Martin V8 Vantage al traguardo in terza posizione.
Nella classe GTE-Am, a trionfare è stata la Aston Martin V8 Vantage di Thiim/Heinemeier-Hansson/Poulsen, che ha preceduto l’identica vettura del terzetto Lamy/Dalla Lana/Nygaard.