Sappiamo bene come negli Usa alla parola pick-up la maggior parte degli americani vada in brodo di giuggiole, tanto da essere le auto più vendute in assoluto, un fenomeno che non conosce crisi, tant’è che scorrendo la classifica uno trova numerosi F-150, RAM, Silverado e via discorrendo in cima alla top ten.
In Italia e in Europa in generale, il pick-up risulta decisamente defilato e di nicchia, tanta da essere un mezzo bistrattato, vuoi perchè i nostri lavoratori preferiscono i furgoni e i van, vuoi per una legge troppo restrittiva, ma non hanno preso piede. Detto questo come sarebbe un pick-up firmato Alfa Romeo?
A dare una risposta a questa domanda ci ha pensato il famoso Tommaso D’Amico, architetto e designer del web, il quale per diletto, disegna e realizza rendering di numerose automobili. Il designer è appassionato di auto italiane ed ha deciso di sviluppare la sua idea di un mezzo da lavoro firmato Alfa sul muso e il risultato lo potete leggere qui. “Veicolo di proporzioni ed aspetto esuberante, tale da poter contrastare tutti i moderni mezzi esistenti di pari utilizzo”, la descrizione di TDA, annunciando il suo “Vulcano”, nome di fantasia scelto per il pick-up di Arese.
“Il modello del render – aggiunge – prende spunto dalle versioni di questo settore oggi esistenti, naturalmente, prevedendo materiali d’avanguardia e super tecnologia sia per interni e rivestimenti che per meccanica e carrozzeria”.
Guardando i bozzetti spicca senza dubbio il frontale imponente, con un muso molto alto dove svetta al centro la classica calandra Alfa Romeo, l’immancabile logo, e i fari a LED in tipico stile Tonale e Stelvio.
Ottimale alla vista il paracolpi messo nella zona inferiore del paraurti, con tanto di scritta “Alfa Romeo” sagomata, mentre più in alto si ritrovano i grandi specchietti con le frecce annesse.
La linea laterale è classica, con le due portiere e il “gradino” per consentire l’ingresso nell’abitacolo, mentre i cerchi in lega presenta il consueto disegno Alfa Romeo multi razza ma con ruote ovviamente alte per favorire la circolazione su terreni molto accidentati.
Innovativo il retro, dove ritroviamo la scritta “Alfa Romeo” in centro, sagomata sulla portiera ribaltabile del cassone e la scritta “Vulcano” sulla destra, i due fari led per le luci, lo stop e la posizione collocate ai bordi. A completare il tutto, la placca in acciaio paracolpi, e la marmitta incastonata nel paraurti.
Sul fronte dei motori, infine, Tommaso D’Amico ha pensato ad un 2.2 turbo benzina AT8 da 300 CV con trazione 4X4, ma anche versioni ibride ed elettriche.