Alfa Romeo V6 Busso, il motore più versatile mai costruito dal Biscione: montato su tutti i modelli più leggendari, non solo Alfa
Un motore che è da sempre il simbolo della storia dell’automobilismo italiano: versatile, altamente prestazionale e affidabile.
Può essere considerato a tutti gli effetti un pezzo di storia, non solo di Alfa Romeo, dove prende vita, ma in generale di tutta la storia dell’automobile, visto che si presenta ed è realmente il motore per eccellenza, quello più versatile mai costruito dalla casa automobilistica del Biscione.
Il cuore pulsante delle Alfa Romeo più leggendarie di tutti i tempi e non solo, anche di altri iconici modelli di altri marchi automobilistici. Un sei cilindri indimenticabile e inconfondibile per caratteristiche e prestazioni che sembrava dotare di un’anima tutti i veicoli sui quali trovava posto, dalle super sportive alle berline da passeggio.
Un motore che prende il nome dal suo indimenticabile padre, il designer Giuseppe Busso, che grazie alla sua creazione fece di tale componente meccanico un‘icona. Parliamo di un V6 da 3,2 litri capace di erogare fino a 240 cavalli, adeguandosi allo stile di guida delle vetture che avevano la fortuna di avercelo addosso.
Il motore di tutte le berline di fascia alta di casa Alfa Romeo e Lancia: parliamo di modelli indimenticabili come Lancia Kappa, Lancia Thesis e ancora Alfa Romeo 166, per dirne solo alcune. Tanto fu immensa la storia di questo motore e la sua perfezione che si potrebbe quasi avanzare un’ipotesi.
Alfa Romeo V6 Busso: il motore per eccellenza
Una congettura quasi al limite del romantico, secondo la quale quando arrivò il momento per Fiat di dire addio al motore Busso, anche per via di quelle stringenti norme anti-inquinamento europee, impossibili da arginare, perché impossibile adeguare un propulsore del genere a certe regole, significò mettere fine ad un’epoca di successi.
E quest’epoca terminò forse alla fine del lontano 2005 ormai, quando il V6 Busso cessò di essere l’anima dei modelli migliori delle case automobilistiche ancora italiane, e con lui spirò anche il suo incredibile padre, proprio pochissimo tempo dopo, all’inizio di un triste 2006, quando Giuseppe Busso, morì.
Un cuore pulsante sui modelli più iconici
L’attesa per una nuova Alfa Romeo che montasse un motore degno della sua sportività si concluse forse con Alfa Giulia Quadrifoglio, nel 2016, quando venne dotata di un motore Ferrari. Rivolgendo la nostra attenzione di nuovo all’immenso V6 Busso, se fino ad ora lo abbiamo relegato a berline e auto familiari, quanto stava a suo agio sulle super sportive, non possiamo certo immaginarlo. Dall’Alfa Romeo 147 GT da 250 cv alla GTV, dalla Spider tipo 916 alla 156.
Il motore Alfa Romeo V6 Busso significò rendere in qualche modo popolare la possibilità di mettersi alla guida di qualcosa di altamente prestazionale, per tutti. Non solo, anche di veramente affidabile. Chi non l’ha mai provato di certo non capirà, ma c’è sempre tempo di farsi un giro su una bella youngtimer italiana.