Ritorna a far parlare di sè la turbina elettrica sviluppata da Audi.
Dopo aver presentato il primo prototipo su una A6 nel 2012, la Casa dei quattro anelli ha rivisto la soluzione del turbo elettrico, installandola su un esemplare “marciante” di A5, equipaggiata con un propulsore 3.0 V6. Questa versione è stata chiamata RS5 TDI Concept.
Questo particolare propulsore, che sostituisce il 4.2 V8 aspirato, è sovralimentato da due turbine attivate dalla logica della spinta sequenziale: una girante più piccola per garantire la spinta ai bassi, e quella più grande (affetta da maggiore inerzia) deputata a dare la spinta in alto.
In questo modo di dovrebbe ottenere la stessa erogazione di un propulsore aspirato, anche se un pò migliorata nella linearità. Con il turbo “elettrico”, questo schema conosce un nuovo, interessante step evolutivo: ad azionare la turbina piccola, qui, non sono più (o meglio, non solo) i gas di scarico, ma un compressorino elettrico deputato a spingere l’aria verso l’unità, riducendone ulteriormente i tempi di intervento. E garantendo così uno spunto ancor più rapido, oltre a una risposta pressoché istantanea anche quando si torna sul gas dopo una fase di rilascio.
Si diceva che il turbo “piccolo” non funziona solo elettricamente: l’unità ausiliaria esaursice il suo compito ai regimi più bassi di funzionamento. Poco dopo che è stata avviata, la turbina torna a essere normalmente alimentata dai gas di scarico.
Con questo nuovo schema di erogazione, i tecnici hanno raggiunto un risultato mai visto prima: 385 CV di potenza massima e una coppia massima di 750 Nm disponibile già a 1’250 RPM.
Questo motore troverà molto presto una vettura da equipaggiare e, con il suo peso di 192 kg, probabilmente darà vita alla prima Audi RS alimentata a gasolio.