Stando all’Associazione dei Comuni (Anci) Emilia-Romagna, con il parere numero 114 del 16 maggio 2014, i Comuni non devono rendicontare al Governo entro il 31 maggio 2014 gli importi complessivi delle multe accertate nel 2013. Il motivo è la mancanza del necessario supporto informatico. Come riporta poliziamunicipale.it, per quanto riguarda la suddivisione a metà dei proventi coi proprietari delle strade (Provincia, Regione, Stato), tutto è invece rinviato all’approvazione del necessario decreto interministeriale che in questi giorni è sottoposto all’attenzione della conferenza Stato-Città.
La legge numero 120 del 2010 ha riscritto l’articolo 142 del Codice della strada in materia di eccesso di velocità e proventi delle multe, per migliorare la sicurezza stradale, far sì che i soldi vengano investiti in infrastrutture e che gli autovelox non vengano usati dai Comuni per fare cassa.
Stando a quella legge, per tutte le violazioni dei limiti di velocità, i relativi proventi devono essere ripartiti in misura uguale fra l’ente dal quale dipende l’organo accertatore e l’ente proprietario della strada (Provincia, Regione, Stato), con stringenti vincoli di spesa. Ed entro il 31 maggio di ogni anno ciascun ente locale dovrà rendicontare al ministero, ma perché la legge del 2010 diventi operativa, serve un decreto del ministero dei Trasporti e dell’Interno che ad oggi ancora non c’è.