BirelART ha pensato di istituire un premio annuale per tutti i piloti che con i suoi telai si sono distinti nel mondo.
La cosa, di per sè, non assumerebbe particolare importanza se non fosse che anche BirelART, così come i principali team nelle corse automobilistiche, Formula 1 in particolare (evidente il richiamo a Jean Todt e alla Ferrari), si è dotata di una struttura di selezione e valorizzazione dei piloti, la BirelART Academy.
Che questa sia un’iniziativa volta a ricercare nuovi talenti da lanciare nel mondo dell’automobilismo lo si capisce dai premi messi in palio: il miglior Under 15, infatti, riceverà come premio una sessione al simulatore AOTech al volante di una vettura di Formula Renault 2.0. Mentre per il miglior over 15 il test con la Formula Renault 2.0 si svolgerà direttamente in pista e la vettura (vera, stavolta) sarà messa a disposizione proprio da ART Junior team.
Come detto poc’anzi, quest’esperienza sembra richiamare all’inverso (partendo cioè dal basso) proprio quella che in Ferrari, sotto la gestione di Jean Todt, permise a Felipe Massa (gestito dal figlio Nicolas, patron di ART) di crescere nelle fornule minori e anche in Formula 1, per poi entrare nel team di Maranello, come collaudatore prima e pilota ufficiale poi, e sta portando altri giovani piloti come Raffaele Marciello e Daniel Zampieri sulle stesse tracce.