La Casa dell’elica ha disposto un richiamo preventivo a livello mondiale per 176’000 veicoli a benzina prodotti negli ultimi 2 anni. Il richiamo è stato disposto dopo 7 casi di incidenti dovuti ai freni fuori uso o alla frenata allungata. La BMW, però, ha dimostrato ancora una volta di essere attentissima ai clienti e ha subito disposto il richiamo per verificare gli impianti frenanti. Il richiamo riguarda i modelli prodotti tra maggio 2012 e marzo 2013. Le vetture che potrebbero potenzialmente essere coinvolte, sono equipaggiate con i motori identificabili dalle sigle N20 o N26, installati su:
Problema e soluzione: il problema riscontrato è una perdita di pressione improvvisa nell’impianto frenante, causata da una scarsa tenuta della pompa da vuoto. La riparazione, ovviamente gratuita, prevede l’applicazione di un anello di fissaggio sull’albero a camme. E’ necessario, comunque, non creare inutili allarmismi: i clienti che sono in possesso di una vettura difettosa riceveranno entro la fine del mese di novembre una raccomadata, per poi essere contattati telefonicamente per fissare un appuntamento in officina. Intanto, la Casa Bavarese raccomanda di utilizzare con cautela la vettura e di arrestare subito la marcia qualora il conducente si accorgesse che la forza da applicare sul pedale del freno diventasse maggiore del solito.
Bloccate le vetture in pronta consegna: la BMW ha deciso di controllare anche le vetture già presenti nei concessionari, ha disposto un controllo presso le officine autorizzate delle vetture in consegna sulle bisarche e la consegna dei veicoli già ordinati è stata posticipata. Ancora non sappiamo quanti veicoli circolanti in Italia siano coinvolti nel richiamo.