Dopo oltre dieci giorni di dominazione totale, Nasser Al-Attiyah ha conquistato questa Dakar 2015. Nonostante questa ultima tappa sia stata neutralizzata al chilometro 34, quando al comando c’era Roby Gordon, Al-Attiyah non ha avuto problemi a rimanere in testa alla classifica e ad essere incoronato vincitore di questa edizione del rally raid più estremo e famoso del mondo.
Con cinque tappe vinte su tredici, il qatariano, assistito dal fido navigatore Matthieu Baumel, è riuscito a resistere alle intemperie ed ai tracciati difficili e veloci sudamericani, arrivando alla meritata vittoria finale.
Oggettivamente non c’è stata storia, anche se Giniel De Villies con la Toyota Hilux ha cercato di stare nel cono d’ombra della Mini di testa, andando molto oltre quelle che potevano essere le previsioni. Tuttavia, il sudafricano ha un pò rallentato nelle ultime tappe, per evitare di prendere rischi inutili e conservare il secondo posto generale, piazzamento ottenuto senza vincere neanche una speciale.
E dietro a De Villiers, eccellente secondo, ecco altre tre Mini del team X Raid, una sorta di Babele linguistica visto che in sequenza sono giunti al traguardo il polacco Krzysztof Holowczyc, l’olandese Erik Van Loon e il russo Vladimir Vasilyev.
Un plauso va fatto ad Orlando Terranova che, dopo il trionfo del qatariano nella prima tappa, ha subito iniziato a difendere il compagno di squadra, proteggendogli le spalle fino alla vittoria finale.
Dakar deludente per la Peugeot, che ha deciso di tornare a prendere parte alla manifestazione dopo 25 anni dal trionfo delle 205 T16 e 405 T16.
Con Sainz costretto ad alzare bandiera bianca, Stephane “Mr. Dakar” Peterhansel non è andato oltre l’undicesimo posto nella classifica generale.
