Ayrat Mardeev ha conquistato il suo primo successo nella Dakar.
Il figlio d’arte era partito come gragario ma, con la costanza dei risultati, si è ritrovato in vetta alla classifica con Karginov (vincitore in carica e pilota designato alla partenza come caposquadra) a guardargli le spalle.
I camion russi, comunque, si sono schierati con i motori da 16,5 litri, conformi al regolamento 2016, che prevede un downsizing della cilindrata dei propulsori.
E proprio per non rischiare nulla, tutti i piloti dell’armata Kamaz, hanno scortato Mardeev nella tappa marathon, assicurandosi che il ventottenne arrivasse indenne al traguardo.
A questo punto, l’esperienza del russo in fatto di motori ha fatto la differenza, portandolo a non avere mai problemi anche risparmiando qualcosa durante le tappe. Al contrario, Eduard Nikolaev, nonostante sei vittorie di tappa, si è piazzato secondo con oltre 13 minuti di ritardo sul compagno di squadra.
Termina il podio il terzo pilota del team Kamaz sponsorizzato Red Bull e campione in carica Andrey Karginov. Andrey ha avuto qualche problema meccanico, che lo ha portato a perdere molto tempo durante le varie prove speciali.
Il podio non è stato mai messo in discussione, anche se Ales Loprais ci ha provato a inserirsi fra i russi scatenati: il ceco con il camion Man del team Vega è riuscito a mettersi alle spalle solo Dmitry Sotnikov, sul quarto Kamaz ufficiale, rivelando una buona velocità premiata anche da un successo di tappa.
Il team De Rooy ha portato entrambi gli Iveco Torpedo Powerstar in top ten, con Hans che ha preceduto Gerard De Rooy di ben tre posizioni. Il team ha patito qualche problema meccanico e non è stato aiutato dalla fortuna: Gerard ha rotto il ponte posteriore duarante la quarta tappa, perdendo un sacco di tempo. Peccato, perchè il potenziale del team era tale da poter puntare in alto.
Sicuramente, l’olandese e il suo compagno di squadra tenteranno un nuovo assalto alla Dakar nel 2016.