Porsche,Audi e Ferrari sono oggi nel mirino della nuova vipera e dovranno darsi molto da fare per non essere morse. La Dodge Viper fin dalla sua prima edizione ha rappresentato al meglio il concetto di auto sportiva a stelle e strisce; motore enorme, la prima serie aveva un 8,0 litri a 10 cilindri a V, trazione posteriore senza aiuti elettronici, molta velocità e tantissimo coraggio, che doveva avere
il pilota per spingerla al massimo dato che era grossa potentissima e senza neanche l’ABS per aiutare la frenata. Era la vettura dura e pura che pochi appassionatissimi comprarono veramente, ma che ogni appassionato di guida ha sognato di guidare almeno un giorno. Dopo tre anni dalla sua uscita di produzione la Viper è tornata e questa volta punta diretta alla gola delle supercar europee, stiamo parlando della nuova SRT VIiper 2013. La linea esteriore appare simile al modello precedente e infatti, tutte le grosse novità non sono visibili al primo sguardo. Partendo dal telaio vediamo che esso è ora il 50% più rigiro del precedente e più leggero grazie all’uso dell’alluminio e del carbonio. In questo modo il solo telaio è 50 chilogrammi più leggero del precedente. Il motore è cresciuto fino a 8,4 litri; immutato il numero dei cilindri che rimane di 10 posizionati a V di 90 gradi con distribuzione a due valvole per cilindro. I pistoni sono ora in alluminio e tutte le parti in movimento del propulsore sono ora state lucidate e alleggerite, oltre che meglio bilanciate rispetto al motore precedente che aveva origini commerciali dato che era stato progettato per un pick up di Dodge. Grazie anche ai condotti di aspirazione in fibra di carbonio e alla nuova pompa dell’olio che riesce a lubrificare perfettamente il motore anche se soggetto a grandi forze di accelerazione laterale, che tipicamente si generano nell’uso in pista della vettura, il nuovo V10 ora sviluppa 640 cavalli a 6200 giri al minuto, e riesce a sprigionare la notevolissima coppia di 812 nm a 5000 giri al minuto. Il vecchio cambio manuale Tremec TR6060 è stato sostituito con una nuova unità che ha una maggiore precisione e un leveraggio più corto, così da rendere più veloci e secchi i cambi di marcia. Il nuovo cambio ha anche una rapportatura più corta, da 3,07 a 3,55, che rende le marce molto più usabili in strada e rende la sesta marcia di potenze a nn di relax come era nella precedente versione. Anche il differenziale a slittamento limitato è tutto nuovo, e a fronte di una riduzione di dimensioni e peso riesce a fornire una migliore resa nello scaricare a terra tutta la potenza e l’esuberante coppia motrice. La Viper è sempre stata nota per il suo carattere selvaggio, quasi indomabile, e per i suoi interni per nulla raffinati e davvero poco attraenti, oltre che poveri nella qualità delle plastiche usate, nell’ergonomia scelta e, cosa molto rara in una auto americana, dotati di un impianto di aria condizionata molto debole e non adeguato all’abitacolo. Nella Viper SRT 2013 tutto questo è stato radicalmente cambiato. Ora la nuova SRT Viper ha degli interni belli e all’apparenza molto curati. Pellami di prima qualità rivestono quasi tutte le superfici, carbonio lucidato abbellisce la plancia di comando, dominata da uno schermo in cui sono racchiuse tutte le
informazioni che un’auto da corsa può necessitare. Aprendo la portiera si ha la sensazione che i designer della Viper abbiano deciso di ispirarsi, molto, all’abitacolo di alcune sportive tedesche, infatti si ha la sensazione di vedere un po’ della Porsche 911 modello 997, ad esempio nel volante, e un po’ di Audi R8 del tunnel centrale e nei relativi comandi. Azionando il grande display touchscreen si nota una certa somiglianza con quello che equipaggia la Nissan GTR, sia in termini di grafica che in quelli di informazioni fornite al pilota. Queste somiglianze non sono una critica, anzi sono un elogio a chi le ha decise per la nuova Viper, perché ha preso il meglio da tre tra gli abitacoli migliori al momento disponibili su auto sportive. Su strada la Nuova Viper mostra tutti i miglioramenti già descritti. Settando le sospensioni regolabili nella modalità street la Viper riesce ad essere confortevole e molto brillante, capace di divertire molto il pilota ma senza essere incivile come la sua antenata. Impostando l’elettronica per la massima prestazione il carattere della Viper diventa selvaggio e brutalmente adatto alla pista senza però essere intimidatorio come lo era la vecchia, e contemporaneamente riesce a far registrare miglioramenti cronometrici molto marcati rispetto alla vecchia Viper. Disabilitando il controllo di stabilità la Viper diventa capace di sovrasterzi infiniti e riesce a vincere l’enorme grip offerto dagli Pneumatici Pirelli 355 con una facilità disarmante. La velocità massima è prossima ai 340 chilometri orari e lo scatto da zero a 100 è coperto in appena 3,4 secondi. Il prezzo per l’Europa non è stato ancora dichiarato ma sicuramente sarà molto concorrenziale e molto probabilmente inferiore a quello delle dirette avversarie europee.