Probabilmente a Borgo Panigale si pensa all’iscrizione delle Desmosedici 2014 come moto “Open”. L’arrivo di Dall’ Igna ha fatto sperare in una moto nuova, ma non è facile progettarne una di sana pianta e, soprattutto, in tempi così ristretti. Per risalire la china, le rosse potrebbero non iscrivere nessuna moto “Factory”, approfittando delle deroghe concesse alle moto “Open”. Nonostante sia in vigore l’obbligo dell’ utilizzo del software unico per la centralina realizzato dalla Magneti Marelli, le moto Open hanno a disposizione 12 propulsori contro i 5 delle moto “Factory” e la capacità dei serbatoi sale da 20 a 24 litri. Questo vuol dire essere in grado di competere alla pari con moto come la RCV1000RR, visto il notevole svantaggio nei confronti di moto come la M1 “Factory” e la RC213V. L’unico “contro” di questa decisione è la velocità con cui le Ducati consumano gli pneumatici. Infatti, nonostante le “Open” dispongano di un pneumatico in più, la mescola è molto più morbida rispetto a quella degli pneumatici forniti alle moto “Factory”. Il punto comunque è che alle porte di Bologna solo la moto di Yonny Hernandez avrebbe dovuto aderire a questo regolamento, ma ora pare che potrebbero essere così anche quelle degli ufficiali Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow ed Andrea Iannone. Beh, se non fosse che l’ingaggio di Crutchlow è sette volte superiore al passato, potremmo giurare che la rottura tra il team e il pilota potesse arrivare già prima dell’inizio del campionato, visto che la firma di Cal sul contratto della Casa di Borgo Panigale prevedeva la conquista dello status di pilota ufficiale dal britannico.