Come in ogni GP, anche a Marina Bay si sono viste numerose novità tecniche. Iniziamo dalla vettura del team italiano più blasonato. La Ferrari si è presentata a Singapore con una vettura quasi totalmente nuova. I tecnici hanno riprogettato la parte finale della fiancata, gli scarichi, il diffusore e un’ala anteriore totalmente rinnovata. L’ arrivo di Allison si fa sentire soprattutto nel diffusore e nell’ala anteriore. Nel diffusore si nota un soffiaggio in stile Lotus e nell’ala anteriore si sono rivisti i vorticatori simili a quelli visti a Monza, che non rientrano nella filosofia della Ferrari ma sono pane quotidiano per Allison. Altre modifiche importanti si vedono sulla monoposto della Casa di Woking, con un’ala rivista e delle nuove pinnette sulla fiancata. Nell’ala posteriore si osserva un profilo principale con una corda molto lunga e con una insolita incidenza alla ricerca del massimo carico aerodinamico, essendo il flap superiore vincolato al buon funzionamento del DRS. Anche le paratie laterali sono caratterizzate da ben sei feritoie orizzontali ed è stato mantenuto il soffiaggio verticale che ora una luca maggiore. Le quattro pinnette verticali sulle pance dei radiatori, fungono da deviatori di flusso per convogliare una maggiore quantità d’aria verso l’ala posteriore. Una soluzione simile è stata adottata dalla Williams, che oltre ad aver montato le quattro pinne verticali e ha creato uno sfogo d’aria calda subito dopo l’attaccatura delle pance. Sempre in Casa Williams, l’arrivo di Pat Simonds si fa notare con una strana e inedita modifica: sul cofano motore ci sono delle feritoie molto strette, che seguendo il profilo del cofano stesso, convogliano aria verso il posteriore, migliorando il soffiaggio. Anche sulle monoposto Sauber si sono viste alcune novità. La squadra di Hinwil, nonostante gli oggettivi problemi economici che l’attanaglia, continua a produrre interessanti novità sulla C32: in particolare si nota a Singapore una pancia del tutto nuova con una rampa nella zona di uscita degli scarichi più bassa, tale da favorire la generazione della “minigonna termica” fra ruota posteriore e paratia dell’alettone. La svasatura della fiancata manifesta un ulteriore tentativo di miniaturizzazione dell’area.