Ecco alcune novità tecniche viste a SPA
Come in ogni appuntamento, i team cercano di ottenere il massimo da vetture e piloti presentando alcune novità tecniche. Vi illustreremo quelle viste stamattina, partendo dalle novità studiate da Adrian Newey per la Red Bull RB9. La prima modifica che “salta all’occhio” è il muso, nettamente più alto e stretto. La seconda modifica riguarda alcuni accorgimenti sulle pance, che presentano un’altra pinna. Ultima modifica, riguarda lo spostamento delle telecamere, che ora vengono sfruttate in modo aerodinamico. Anche la Mercedes ha aggiornato il profilo dell’ala posteriore per sopperire alle esigenze di basso carico aerodinamico del circuito delle Ardenne. La nuova ala comprende tre feritoie di soffiaggio orizzontali e mantiene la classica feritoia verticale. Due grandi novità, invece, sono state introdotte dalla Ferrari. La prima novità riguarda l’ala anteriore che, adesso, è dotata di due grandi soffiaggi in prossimità delle paratie laterali, mentre ha eliminato una parte dei flap tradizionali. La seconda novità riguarda i cestelli dei freni anteriori: stamattina, i cestelli montati sulla F138 hanno delle feritoie che seguono l’andamento radiale e servono a scaldare i cerchioni. In questo modo, i tecnici Ferrari cercano di arginare i problemi di riscaldamento dei pneumatici, facendo in modo che la gomma entri in temperatura in tempi più ristretti. Altra modifica degna di nota arriva dalla Sauber. La squadra elvetica, per tentare di risalire la china, ha sfornato un interessante novità tecnica: il doppio DRS. Il sistema non è ancora stato montato, ma nei box è ben visibile il cofano motore con le due orecchie aggiuntive al tradizionale airbox. Sarà interessante vedere se il sistema di stallo dell’ala posteriore che verrà approntato dalla Sauber sarà simile a quello sviluppato da Lotus e Mercedes o se, invece, avrà una diversa interpretazione alla ricerca del migliore funzionamento. Tutti i team che stanno adottando questo sistema, infatti, sono alle prese con le difficoltà derivanti dal ritardo di rientro dell’ala dopo lo stallo. La Lotus va menzionata per le novità non portate a SPA. La Casa di Enstone, infatti, avrebbe dovuto portare al debutto una E21 con l’interasse più lungo di circa 6 centimetri.