Il capo del dicastero delle finanze svizzere, Michele Foletti, si è recato in Inghilterra per proporre ad Alejandro Agag, amministratore delegato della Formula E, il tracciato e il prospetto del piano di spesa.
Ma lo scoglio più difficile da superare, appunto, sarebbe l’elaborazione di una legge che permetterebbe di tornare a disputare gare automobilistiche sul territorio svizzero dopo ben 61 anni, vietate da quando a Le Mans un incidente causò 83 morti ed oltre 100 feriti. Tuttavia, sembra che l’iter legislativo che permetterebbe alle monoposto elettriche di sfrecciare per le strade svizzere sia già stato avviato.
A conferma della forte volontà del Governo svizzero di riportare le competizioni automobilistiche sul territorio elvetico, c’è la lettera di intenti firmata da Agag, Foletti e Borradori, il sindaco di Lugano.
Secondo quanto dichiarato da Foletti, l’obiettivo di avere un ePrix in Svizzera è motivato soprattutto dal fatto che gran parte della ricerca che permette alle monoposto di avere queste prestazioni è messa a punto in molti istituti svizzeri, dal Politecnico di Losanna, a decine di laboratori privati disseminati sul territorio svizzero. Secondo Foletti, quindi, la possibilità di ospitare un ePrix permetterebbe agli studiosi di poter vedere da vicino l’applicazione dei propri studi e di poter mettere a punto soluzioni sempre più innovative riguardo la mobilità dei veicoli elettrici, dallo stoccaggio all’utilizzo ottimale dell’energia elettrica.
Inoltre, a Lugano è presente la sede del team Trulli GP, team di proprietà del pilota abruzzese Jarno Trulli già impegnato nel campionato di Formula E.
Secondo Foletti, inoltre, il tracciato dovrebbe essere a Lugano, e dovrebbe passare per punti molto significativi della città come il Casinò.
L’evento dovrebbe costare dai 5 ai 10 milioni di franchi a carico degli sponsor. Alla città spetterebbero solo le spese per la logistica.
Ecco la prima immagine di quello che dovrebbe essere il tracciato dell’ePrix di Lugano.