Oggi cercheremo di spiegarvi perchè le monoposto di Formula 1 del 2014 sono così veloci sul rettilineo. In questi test abbiamo visto velocità quasi impensabili da raggiungere nel campionato scorso. Fernando Alonso su Ferrari ha ottenuto il primato con 336,4 km/h, seguito da Kevin Magnussen su McLaren Mercedes con 330,2 e da Felipe Massa su Williams Mercedes con 327,2. Come già detto, sono velocità molto superiori rispetto allo scorso anno, con una differenza di quasi 20 km/h. Sicuramente grande contributo è stato dato dalla riduzione del carico aerodinamico delle vetture che ne aumenta l’attrito dinamico e quello viscoso dovuto all’aria, specialmente nei casi in cui ad essere ridotto è stato il carico di natura alare (abolizione beam wing, restrizioni alle ali anteriori e posteriori), dunque che produce una resistenza maggiore di quello dovuto ad esempio all’effetto suolo. Questa riduzione è dovuta anche all’abolizione degli scarichi soffiati e alla conseguente inefficienza degli assetti rake rastremati come quelli della Red Bull. Eppure il peso delle monoposto è aumentato di ben 50 kg. Altro fattore importante in questo aumento notevole delle velocità di punta è il limite del numero di giri: mentre i motori dello scorso anno toccavano spesso e volentieri i 18’000 RPM ai quali entrava in funzione il limitatore, questi propulsori, nonostante il limite a 15’000 RPM, inizia ad erogare coppia a regimi più bassi, consentendo di aumentare la velocità della monoposto fino all’entrata in funzione del limitatore per molto tempo. Non dovrebbe aver influito la presenza di una marcia in più, visto che pare che nessun team l’abbia realmente usata. Ultimo dato: un ruolo fondamentale è stato giocato dal DRS che, secondo il nuovo regolamento, può avere un’apertura di 20mm in più rispetto allo scorso anno, diminuendo ulteriormente l’effetto drag prodotto dall’ala posteriore.