Come anticipato, ecco le pagelle finali del Campionato europeo KF-KF Junior, che tengono conto di tutte le prove disputate nell’arco della stagione. L’avvertenza è sempre la solita, si tratta di giudizi soggettivi rimessi al libero dibattito.
KF
Ben Hanley: 10 Vince nella gara di Portimao e arriva dietro al connazionale Joyner nella gara casalinga. Dimostra la sua completezza vincendo in KF e riuscendo a impensierire la coppia Tony Kart in KZ. Imprendibile in tutte le batterie, dove conquista sempre il primo posto; nell’ultima gara in finale gli basta solo un quinto posto per laurearsi campione.
Tom Joyner 9,5 All’ex-iridato riesce tutto quasi bne, soprattutto nelle finali dove pareggia i conti con Hanley e, anzi, lo supera di 5 punti. Ma sono i risultati delle batterie a pesare di più nel bottino finale, che avrebbero dato a Hanley un vantaggio di 10 punti su Joyner. Tuttavia, il suo Europeo èm tutt’altro che da buttare.
Richar Verschoor: 9 Alla sua prima stagione in KF, corre già da veterano e i risultati sono lì a dimostrarlo. In qualifica è sempre veloce, nelle batterie finisce per ben 2 volte alle spalle di Hanley. In gara ottiene un quarto e un secondo posto, segno evidente che al team RB Rascving hanno fatto molto bene i loro calcoli quando hanno puntato sul giovane olandese.
Felice Tiene: 7 a Sarno sente aria di casa e conquista gli onori della ribalta non solo per il terzo posto conquistato. Poi, nelle gare successive, i suoi risultati vengono vanificati dalla sfortuna o dalle decisioni dei commissari (vedi l’esclusione dall’ultima finale a Kristianstad). Chiude comunque quarto un Europeo che lo vede tra i protagonisti della stagione.
Niklas Nielsen e Karol Basz: 6,5 Doveva essere il Leitmotiv dell’Europeo, così come lo è stato di tutta la WSK: il duello targato OTK tra il polacco e il danese si è materializzato, ma non per le posizioni di vertice della classifica e, ironia della sorte, chiudono in classifica appaiati a 27 punti. Rimandati entrambi al Mondiale di Muro Leccese e sicuramente tireranno fuori qualche asso nella manica.
KF Junior
Christian Lundgaard: 10 Finalmente raccoglie un meritatissimo titolo europeo, dopo che durante tutta la stagione aveva sofferto la concorrenza di Logan Sargeant, Clément Novalak e, nelle ultime gare, di Marta Garcia. Quasi non riesce a credere nemmeno lui dell’enorme regalo che gli fa Roosens in prefinale e lui non si fa pregare, vincendo la finale più bela della stagione.
Presley Martono: 9 Il vincitore della tappa inglese del circuito PF International sperava in un buon piazzamento, ma anche lui non poteva certo aspettarsi quello che sarebbe accaduto durante l’ultima prefinale, che lo ha proiettato sul secondo gradino del podio continentale. Un risultato di spessore che lo porta comunque alla ribalta in questa categoria.
Kenny Roosens: 4 E’ un voto che non rende giustizia all’inizio di stagione del belga e alla sua capacità di rimanere in testa alla classifica fino alle batterie di Kristianstad. Ma perdere un Campionato europeo nel modo in cui l’ha perso, con una manovra contraria al Regolamento come risistemare il musetto caduto durante le fasi della prefinale è imperdonabile, per quanto la nuova regola possa essere discutibile, visto che non ha preso prete alla finale e ha chiuso con zero punti, facendosi superare da Lundgaard ma anche da Martono.
Marta Garcia: 8,5 La giovane spagnola, mattatrice della Academy, sta confermando il suo momento di straordinaria crescita con un quarto posto in classifica che la conferma tra i migliori, con delle doti velocistiche che ha da sempre dimostrato, e il podio finale svedese è il riconoscimento a una carriera che sicuramente sarà in rapida ascesa.
Felipe Drugovich 7 Il brasiliano, che ben aveva figurato nelle prime tappe della WSK, sembrava essersi messo leggermente in ombra nel prosieguo dell’anno, ma in questo Europeo ha comunque dimostrato che tra i grandi ci può stare anche lui e se non fosse stato per il doppio zero in terra britannica la sua posizione in classifica avrebbe potuto essere migliore.
Clément Novalak 6,5 A dispetto della posizione in classifica (conclude quinto) il suo Europeo è stato un po’ sottotono, dopo che era uscito da trionfatore dalla WSK Super Master Series, facendo ricredere quanti avevano manifestato qualche dubbio sulla scelta di Tony Kart. Questo Europeo, però, non ha seguito del tutto questo trend positivo e l’inglese si è trovato in difficoltà nel confronto anche con i compagni di telaio, come Lundgaard.
Caio Collet: 8 La sorpresa di questo Europeo, forse, è il compagno di squadra di Drugovich, che riesce persino a baterlo nella classifica finale. Il brasiliano, in questa copmpetizione, magari non sarà stato un fulmine di guerra nelle fasi di qualifica, ma in gara si è ben fatto valere, come lo dimostra il primo podio di Sarno.