Prefinali ancora una volta all’insegna dell’incertezza nell’ultimo round del Campionato europeo KZ1-KZ2 in corso a Genk, con i risultati che hanno un unico comune denominatore: a scattare in pole position nelle due finali saranno i fratelli Pex con i loro Intrepid, che si aggiudicano due prefinali particolarmente combattute, grazie anche alla pista resa viscida dalla pioggia.
Partendo dal più piccolo dei due, in KZ2 si segnala la presenza di Tom Joyner, vincitore dell’ultimo round dell’Europeo KF, che però non parte benissimo, mentre dalle retrovie è Pedro Hiltbtrand che tenta la rimonta e scatta bene. La leadership viene presa da Jorge Pescador, mentre Enrico Berardotto, anche lui scattato bene, accusa da subito dei problemi, così come Felice Tiene, costretto ad arretrare addirittura al 23. posto. Pex vince il duello con Pescador e si porta in testa per non lasciare più il comando, mentre anche Joel Johansson sembra approfittarne. Lo svedese ingaggia un duello con Alexander Schmitz, con il tedesco che alla fine ha la meglio, mentre Maik Siebecke supera a sua volta Pescador, costretto alla quinta posizione finale. Hiltbrand riesce a portarsi al 14. posto finale e scatterà dalla settima fila.
Anche nella Academy non mancano i colpi di scena, con i 3 spagnoli che sembravano avere gioco facile e che invece si vedono beffati da Buys, che approfitta del duello tra Lloveras e Marta Garcia per superarli entrambi al sesto e ottavo giro. Dietro di loro, Bradshaw e Nouet tengono a bada gli arrembanti Alfie Brown (che recupera 23 posizioni) e Amendola (che ne recupera 20.
In KZ1, che si corre con pista asciutta, succede veramente di tutto già al via, dove Flavio Camponeschi indovina la partenza e riesce a portarsi alle spalle di Marco Ardigò, mentre Simo Puhakka accusa da subito dei problemi. Dietro di loro, si porta Pex, che precede Kozlinski e Abbasse. Al secondo giro i problemi di Puhakka continuano, per un contatto con Hajek che però non gli fa perdere posizioni. Camponeschi rompe gli indugi al quinto giro e si pota al comando, con Pex che lo insegue, mentre il duello poco dietro è tra Kozlinski e Iglesias. Pocio dopo però ecco il colpo di scena: Camponeschi è costretto ad arretrare sino al settimo posto, con Pex che prende la leadership, mwentre il romano viene insidiato da Jordon Lennox-Lamb, che a sua volta sarà coswtrertto anche lui ad arretrare fino a tornare al decimo posto. ma chi ne approfitta più di chiunque altro è Andrea Dalè, che rimonta sino al quarto posto. Tuttro rimane immutato sino al termine, con Ardigò, al quale viene esposta una warning flag, che insidia senza successo Pex sino al traghuardo, mentre Iglesias ha la meglio su Abbasse e precede Dalè e Camponeschi.