Europeo CIK-FIA KZ1-KZ2, le pagelle finali
Come anticipato, arrivano le pagelle finali dei Campionati europei KZ1 e KZ2 dopo le 3 prove che hanno incoronato Flavio Camponeschi e Joel Johansson sul tetto d’Europa.KZ2
Joel Johansson: 10 Vince il campionato senza conquistare nemmeno una finale, ma nell’ultimo round di Genk piazza la zampata decisiva porandosi in testa al termine delle batterie e aprendo il viatico a quello che è stato il trionfo finale, per il quale gli basta salire sul terzo gradino del podio e battere così i team ufficiali Tony e CRG, che con Hiltbrand e Fasberg sembravano destinati al duello, ma alla fine a godere è lui.
Pedro Hiltbrand: 9 Il suo comunque è un Europeo di sostanza, con il secondo posto di Sarno e la grande vittoria di Zuera, ma quello che perde a Genk per solo 3 punti è un titolo che avrebbe vint con pieno merito e la sconfitta che ha il sapore della beffa è veramente difficile da digerire.
Andreas Fasberg e Luca Corberi: 8,5 I due alfieri Tony Kart viaggiano appaiati in classifica, divisi da 4 punti al termine del campionato, con il danese che non prende parte alla finale di Zuera. Ma mentre quello dell’italiano è un Campionato in crescendo quantomeno sul piano della prestazione, anche grazie ai due quarti posti nelle due finali di Zuera e Genk, quello del danese viceversa è stato un Europeo nel quale forse poteva raccogliere di più, vista la bella e convincente vittoria a Sarno.
Alexander Schmitz: 7 Raccoglie ben 29 punti in terra belga, che gli valgono il sesto posto in clssifica e la copertina della gara di Genk. Probabilmente, se il pupillo di Ralf Schumacher avesse corso anche a Zuera avrebbe artigliato una posizione di classifica ben superiore, ma si dimostra candidato a posizioni di vertice per la Super Cup di Le Mans.
Felice Tiene: 8 Solo la penalità di Genk lo piazza in classifica a pari punti con Schmitz, ma il napoletano ha dimostrato di destreggiarsi benissimo sia con i monomarcia che con il kart a marce e il podio in casa sua a Sarno ne è stata una bella dimostrazione, segno che la sua posizione in classifica poteva essere migliorata.
Paolo Besancenez: 9 E’un po’ la sorpresa di questo Europeo, soprattutto per il modo in cui ha gestito la parte centrale della stagione, dove artiglia un bel terzo posto in finale a Zuera. A Genk non riesce a pungere come vorrebbe, ma il quinto posto finale rende comunque l’idea del valore del francese.
KZ1
Flavio Camponeschi: 10 e lode Se c’è stato un dominatore di questa stagione continentale è proprio il pilota romano, che non solo è stato bravissimo a vincere le prime 2 gare a Sarno e Zuera, ma ha fatto di più: in tutte le 3 finali ha rifilato dei sorpassi terrificanti a Marco Ardigò, fiaccando la sua resistenza e andando a prendersi non solo il titolo, ma anche la leadership in casa Tony Kart. La gara iridata di Le Mans si preannuncia come una battaglia all’ultima curva, ma l’etichetta di numero 2 gli sta stretta…
Marco Ardigò: 10 Incisivo nelle batterie di qualifica e nelle prime fasi di gara tanto a Sarno quanto a Zuera, nel duello ravvicinato con Camponeschi perde in 3 occasioni su 3, ma comunque esce a testa alta dal confronto, come dimostrano i 7 punti finali di distacco tra i due.
Ben Hanley: 9 Sale 3 volte sul podio (complice la penalità di Genk a Camponeschi e Dreezen) e si porta a casa un meritato terzo posto in classifica, segno della sua grande solidità e della sua abilità a destreggiarsi con entrtambi i tipi di mezzi, KZ e KF.
Jeremy Iglesias: 9,5 La posizione in classifica richiederebbe mezzo voto in meno, ma se si pensa che ha saltato la gara di Zuera e che in corso di stagione ha affrontato il cambioo di materiali, anche un quarto posto merita di essere celebrato, vista anche la facilità con la quale ha conquistato la vittoria a Genk.
Patrik Hajek e Jorrit Pex: 8,5 I due viaggiano con gli stessi punti in classifica, conquistano quasi gli stessi risultati, con il cèco che vanterebbe 13 punti in più, ma alla fine danno prova entrambi di meritare un posto nei piani alti della classifica.
Jordon Lennox-Lamb: 8 Il pilota che si sta sobbarcando tutto il programma BirelART nella classe a marce, la sua, riesce ad emergere, lanciandosi anche in belle rimonte, contrassegnate da ottimi spunti ql via. A Zuera, poi, mette a segno una gara-capolavoro che avrebbe potuto portarlo sul podio senza la penalità di 5 secondi. Il gruppo si dimostra in crescita e a confermarlo arriva anche il secondo posto di Dreezen a Genk, vanificato da un penalità, e il settimo posto dell’inglese è il segno evidente di questo momento.
Arnaud Kozlinski: 7 Il francese alla fine riesce ad avere la meglio sul compagno di squadra Abbasse, che stacca di 8 punti, dimostrando comunque una buona costanza nelle prestazioni, mentre quest’ultimo, che si è distinto in WSK, ha pagato uno zero nella finale di Sarno.