Europeo CIK-FIA KZ1-KZ2 rd.3 + Academy rd.2: le pagelle
Come consuetudine, proponiamo delle brevi pagelle su alcune delle prestazioni più significative del terzo round del Campionato Europeo KZ1 e KZ2 e del secondo round della Karting Academy svoltisi a Genk. Per quello che riguarda il Campionato ci saranno delle pagelle a parte. Ribadiamo che si tratta di valutazioni puramente soggettive.
KZ2
Alexander Schmitz: 10 e lode Il voto più alto va di diritto al vincitore della finale, per lo splendido duello con Stan Pex dal quale esce vincitore in finale ma non solo: terzo in qualifica, conclude al settimo posto il rush delle batterie solo per un problema nell’ultima, altrimenti avrebbe potuto giocarsi tranquillamente almeno le prime 3 posizioni (aveva 5 punti negativi fino a quel momento, risultato che se mantenuto gli sarebbe valso la seconda fila in prefinale). Un weekend premiato con la vittoria nella finale che va a impreziosire un weekend ad alto livello.
Stan Pex: 10 Il più piccolo dei fratelli terribili olandesi vive un weekend ad alto livello, contrassegnato dalla pole position, una ottima serie di batterie che però lo fanno scivolare al terzio posto, la vittoria in prefinale e il duello con Schmitz che lo vede sconfitto con l’onore delle armi in finale, anche perchè fino a 5 giri dalla fine era leader della gara.
Jorge Pescador: 9 Confeziona un ottimo weekend, in cui riesce sempre a rimanere intorno ai primi 5, in prefinale si piazza al quinto posto dopo aver attaccato la leadership, pronto ad approfittare delle disgrazie altrui in finale, dove arriva quarto e fa segnare il giro record, ma viene costretto a retrocedere dalla penalizzazione di 30 secondi per la caduta del musetto. Una prestazione complessivamente di assoluto rilievo.
Luca Corberi: 9 Ebbene sì, tra i grandi stavolta c’è posto anche per lui. Il compagno di squadra di Schmitz porta a compimento un weekend in assoluto crescendo, regalando sprazzi di spettacolo nel duello con Siebecke e Johansson. Il quarto (per la verità sarebbe il quinto) posto finale lo riporta tra i protagonisti di questa categoria.
Lorenzo Camplese: 7 Il cambio di telaio, da Formula K a Parolin, alla fine gli ha fatto bene, visto che tra batterie di qualifica e finale riesce a mettere insieme 15 punti, che sono ben oltre il 75% del totale. La sua prestazione è stata in leggera discesa, dopo il secondo tempo in qualifica e il quinto al termine delle batterie si trova costretto a chiudere al settimo posto prefinale e finale. Nonostante questo, la sua performance è comunque tra i primi 10 e il Vicecampione del mondo 2014 in questa categoria ritrova progressivamente lo smalto.
Joel Johansson: 9 Un voto alla prestazione in gara, mentre quello sul campionato arriverà, come detto, prossimamente. La gara inizia alla grande, con il primo posto al termine delle batterie, ma in prefinale viene sopravanzato da Pex, Pescador e Schmitz, venendo relegato al terzo posto finale. Posizione che sarà sua anche al termine della finale, dove sarà protagonista del duello con Corberi e Siebecke.
Tom Joyner: 6 Una menzione va fatta per il vincitore della scorsa gara dell’Europeo KF, alla prima uscita internazionale nella classe con il cambio in cui ha corso fuori classifica. La sua gara è stata corsa sull’ottovolante, ma si conclude nel migliore dei modi, grazie a una bella rimonta che lo porta al 20. posto finale, a 15 secondi dal leader, prima che la penalità lo relegasse in fondo, in 27. posizione. Una preestazione comunque degna di nota, anche se ben lontana dalle zone alte.
Felice Tiene: 6 Per lui vale lo stesso discorso di Joyner, anche se nella prima fase di gara (qualifiche e batterie) aveva fatto vedere coase egregie. Nel weekend, nel complesso, è il primo dei CRG, anche se in finale viene beffato da Hiltbrand sulla linea del traguardo. Tutto questo, anche per lui, prima che la penalità lofaccia precipitare indietro.
Academy
Marta Garcia: 10 e lode L’aria di Genk fa benissimo agli spagnoli, ma lei è la protagonista indiscussa della gara e della kermesse, visto che alla seconda vittoria difficilmente potrà sfuggirle il titolo. Rimane praticamente abbonata al terzo posto in batterie e prefinale, ma quando il gioco si fa duro, lei rifila una mazzata micidiale già nel corso del secondo giro, quando prende il comando e non lo lascia più fino alla bandiera a scacchi e stronca gli avversari con un ritmo infernale confermato dakl giro record. Un ottimo viatico per un futuro importante, visti già gli ottimi risultati in KF Junior.
Xavier Lloveras: 10 Ottimo protagonista di qualifiche e batterie, conquistate con un percorso netto di 2 vittorie su 2, in prefinale si vede beffare da Buys; in finale sopravanza l’olandese ma non può nulla contro Marta Garcia, che fa da rullo compressore e polverizza gli avversari.
Alejandro Lahoz Lopez: 9 Completa la festa tutta spagnola sul podio, ma non è stato esente da qualche errore, soprattutto in prefinale, in cui precipita addirittura al 17. posto, ma in finale si riprende alla grande e va a prendersi un meritatissimo terzo posto.
Murillo Della Coletta: 9 Bella anche la gara del brasiliano, che svezza anche il fratello Marcel, con il quale ingaggia un bel duello in famiglia, che alla fine lo vede prevalere e lo porta a un bel meritato quarto posto finale.
Dylan Buys: 9 La finale perde uno dei sicuri protagonisti di questa tappa, tradito da problemi che lo hanno messo fuori gioco da subito. ma lui rimane uno dei primattori sin dalle batterie, dove riesce ad artigliare un ottimo quarto posto finale che si trasforma in una pole position dopo la bella rimonta durantte la prefinale. Poi però le cose sono andate diversamente.
KZ1
Jeremy Iglesias: 10 e lode Evidentemente il cambio di materiale ha fatto benissimo al team CPB Sport, che con i nuovi telai Sodi riesce a rifilare una sonora bastonata ai connazionali piloti ufficiali di questa scuderia. Il francese ci mette pochi giri a imprimere il suo ritmo, a coronamento di un weekend in assoluto crescendo che lo sta portando a essere uno dei protagonisti di questa categoria. E la dimostrazione arriva dai sorpassi che ha rifilato all’inizio della finale, e che lo hanno portato alla vittoria.
Rick Dreezen: 10 Un vero canto del cigno per questo europeo 2015 quello del belga, che ci tiene a far capire a tutti che fino a Genk la tabella numero 1 era la sua. Una prestazione maiuscola sul tracciato di casa, segnata da un doppio sorpasso micidiale in finale che lo ha portato sul secondo gradino del podio, prima della penalità. Una gara maiuscola macchiata solo dalla penalità. Il team BirelART mette a segno così il secondo podio consecutivo dopo quello di Lennox-Lamb a Zuera. E’ sicuramente atteso al mondiale di Le Mans.
Flavio Camponeschi: 9 Sembra in difficoltà dopo aver conquistato la pole, ma la grandezza di un pilota si vede nei momenti difficili e, uno dopo l’altro, infila i suoi avversari, tra cui Marco Ardigò, per andare lentamente ma inesorabilmente fino al terzo posto, che gli viene poi tolto dalla penalizzazione.
Marco Ardigò: 8 Il Campione del mondo regala un’ottima ‘prestazione che gli permette di essere sempre tra i primi 4 in qualifica e nel corso delle batterie e in prefinale va addirittura otre, conquistando la prima fila per la finale. Ma proprio nella manche decisiva non riesce a resistere agli assalti di Iglesias e di Dreezen in stato di grazia e nelle battute finali si vede subire il sorpasso da Camponeschi. Poco male perchè grazie alle penalizzazioni di questi ultimi due artiglia il secondo gradino del podio.
Jorrit Pex: 7 Durante le batterie e in prefinale compie qualcosa di straordinario, andando a prendersi una pole position in finale che vale oro. Ma proprio nel momento decisivo, deve arrendersi anche lui al quartetto indiavolato formato da Iglesias, Dreezen, Camponeschi e Ardigò e nelle battute finali viene superato anche da Ben Hanley. Peccato perchè i due fratelli potevano compiere una bella grande impresa.
Menno Paauwe e Jordon Lennox-Lamb: 7 I due alfieri BirelART in questa gara sembrano quasi annichiliti dalla grande prestazioone del compagno di squadra Dreezen, ma procedono omunque di pari passo in prefinale e finale, con l’olandese che riesce a raddrizzare la sua prestazione non certo ottima in qualifica e al termine delle batterie.
Ben Hanley: 8 Riesce a raddrizzare in finale una situazione assolutamente non facile, visto che in qualifica si era classificato penultimo e nelle batterie era riuscito a risalire fino al settimo posto. Poi un problema in prefinale lo ha costretto di nuovo a prendere il via dal fondo dello schieramento, ma con grande classe riesce a risalire fino al quinto posto.
Anthony Abbasse e Arnaud Kozlinski: 7 I due pagano a caro prezzo la concorrenza interna che gli viene portata dal team CPB Sport e in particolare da un Jeremy Iglesias in stato di grazia, ma nonostante la gara maiuscola del connazionale riescono comunque a mantenere una posizione tra i primi 10 nell’arco di tutto il weekend di gara.