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Ferrari insoddisfatta ma sa come colmare il gap

Pat Fry
Pat Fry

Mentre la Federazione sta cercando di capire se l’anomalo consumo di carburante di Ricciardo sia colpa della Red Bull o dei flussometri, noi abbiamo raccolto i pensieri esternati dagli uomini del Cavallino Rampante.
Questa gara ha già fornito informazioni preziose a tutti i team e in Ferrari hanno già capito che il primo ostacolo (quello dell’affidabilità) è stato superato. Adesso bisogna riuscire ad ottenere prestazioni migliori dalle monoposto e appare evidente che non può certo il quinto posto dello spagnolo appagare le ambizioni della Rossa.
Stefano Domenicali: “La prima gara del campionato ha fornito un chiaro quadro dei valori in campo all’inizio di questa stagione e di quali sono le squadre che hanno dimostrato una migliore preparazione ai nuovi regolamenti. Oggi abbiamo raggiunto l’obiettivo per quello che riguarda l’affidabilità, ma è risultato evidente il distacco da recuperare, in particolar modo sulla Mercedes. Le informazioni raccolte in questo weekend indicano con assoluta chiarezza qual è la strada da percorrere e dove è necessario intervenire. Sarà importante accelerare i tempi di recupero e reagire come si è fatto da sempre nella squadra di cui facciamo parte. I nostri ingegneri sanno quali sono le priorità e le aree in cui occorre migliorare da subito la nostra vettura”.
Fernando Alonso: “Avrei voluto iniziare la stagione con un podio, però arrivare con entrambe le macchine al traguardo è un buon risultato, una cosa che ci rende fiduciosi soprattutto sotto il punto di vista dell’affidabilità. All’inizio ho avuto qualche problema con il motore elettrico e ho dovuto fare alcuni cambiamenti sul volante, ma dopo i primi dieci giri ha funzionato tutto bene. Quando dopo il pit-stop sono riuscito a passare Hulkenberg il mio ritmo è decisamente migliorato, anche se era impossibile sorpassare. Trentacinque secondi dal leader sono troppi e per capire quanto ci vorrà a colmare questo divario dobbiamo analizzare la gara, comprendere quali sono i punti forti e i punti deboli della vettura, e per questo i giri che ho fatto dietro a Nico possono darci indicazioni molto utili. Siamo una grande squadra e ho fiducia totale nei nostri ragazzi, perché oggi hanno fatto un ottimo lavoro. Questa nuova Formula 1 è ancora tutta da capire, la gara è stata molto strana, molto difficile, ma è stato solo l’inizio. Ora per la Malesia dobbiamo fare meglio”.
Kimi Raikkonen: “Oggi non è stata una gara semplice. All’inizio sono riuscito a partire bene e anche se alla prima curva sono stato toccato da una vettura che era dietro non ho subito alcun danno. La velocità era buona ma ad un tratto ho iniziato a soffrire di graining sulle gomme anteriori, avevo scarsa aderenza e molto sottosterzo, e da quel momento in poi il comportamento della macchina non è stato più lo stesso. Quando è arrivato il momento della prima sosta abbiamo dovuto effettuare un doppio pit-stop e questo mi è costato una posizione. Certamente è troppo presto per esprimere giudizi definitivi, perché anche se in questo momento non ci troviamo nelle condizioni migliori, siamo comunque riusciti a portare a termine la corsa, guadagnando punti importanti. Non possiamo essere soddisfatti di questo risultato e sappiamo di dover migliorare in molte aree, ma sono sicuro che l’analisi dei dati raccolti in questa prima gara ci fornirà un’idea più chiara della direzione da seguire”.
Pat Fry: “Alla vigilia della gara portare al traguardo entrambe le vetture sembrava il compito più difficile, ma alla fine l’obiettivo è stato centrato. Oggi abbiamo visto quanto l’affidabilità non si possa dare per scontata: oltre a sorprendere diverse vetture, in alcune fasi di gara ha limitato la nostra prestazione. Su entrambe le F14 T abbiamo sofferto qualche problema di natura elettrica, soprattutto su quella di Kimi, non riuscendo a sfruttare tutta la potenza a disposizione. Fernando si è trovato per molti giri dietro a Hulkenberg e il potenziale della vettura si è potuto vedere solamente dopo il soprasso avvenuto grazie ad una buona strategia nel pit-stop. Kimi ha fatto una grande partenza ma poi per gran parte della gara ha sofferto il graining sugli pneumatici anteriori e si è ritrovato costretto a difendere senza la possibilità di attaccare. Ora ci aspetta molto lavoro se vogliamo migliorare le prestazioni della vettura, davanti a noi abbiamo rivali molto forti ma anche tutti gli strumenti per colmare il divario tra noi e loro”.