Formula 1: la Mercedes cambia tutto, la Ferrari una sospensione (e rimanda il test) I “Meglio essere prudenti”
Il Gran Premio di Monaco è sempre un evento unico nel calendario di Formula 1 e sicuramente uno dei più attesi da piloti e tifosi.
Il tracciato cittadino, noto come il toboga monegasco, è caratterizzato da una serie di insidie che mettono alla prova i piloti e le loro macchine in modo particolare. Quest’anno, mentre la Mercedes si lancia con determinazione verso gli sviluppi annunciati per Imola, la Ferrari adotta un approccio più prudente, prendendo in considerazione le peculiari sfide del weekend nel Principato.
Prima della cancellazione dell’evento di Imola, si erano diffuse voci riguardo alla decisione della scuderia di Maranello di non presentare la novità della sospensione posteriore.
La ragione di questa scelta era legata alle condizioni meteorologiche previste per il Gran Premio di Monaco, in cui la pioggia avrebbe limitato la possibilità di valutare adeguatamente il funzionamento di questa importante innovazione per il resto della stagione. Tuttavia, lo stesso scenario si ripeterà anche nel fine settimana a Monaco.
Il tracciato del Gran Premio di Monaco di Formula 1 presenta una serie di caratteristiche uniche che lo distinguono dagli altri circuiti presenti nel calendario.
Il tracciato di Monaco è noto per la sua strettezza e tortuosità. Le strade cittadine che compongono il circuito sono anguste e non offrono molti spazi di sorpasso, rendendo le gare molto tattiche. Il tracciato è circondato da muretti, barriere e ostacoli che si trovano in prossimità immediata della pista. Questo rende il circuito estremamente impegnativo per i piloti, che devono essere molto precisi ed evitare errori. Monaco infine è famoso per le sue curve iconiche come la Sainte Devote, la piscina, la Rascasse e la Loews. Queste curve richiedono una grande abilità e precisione da parte dei piloti, che devono approcciarle con cautela per poter uscirne con il “passo” corretto.
Per tale motivo le prove libere sono sempre un banco di prova fondamentale per i piloti che sfruttano le intere sessioni per allenarsi e acquisire l’esperienza necessaria per poter essere competitivi in questo particolare circuito cittadino. L’introduzione di una variante nuova, seppur testata, come quella della sospensione posteriore, avrebbe portato molto probabilmente ad un risultato non soddisfacente e soprattutto non analizzabile visto le caratteristiche uniche di Montecarlo.
Il tracciato di Monaco sembra adattarsi molto di più alle caratteristiche della Ferrari SF-23 per via dell’ assenza di lunghi rettilinei e curve veloci che esaltano invece le Red Bull. Anche la potentissima ala austriaca sarà sicuramente meno efficace in quanto Verstappen e Perez potranno aprirla, ed utilizzare quindi il dispositivo DRS, in tratti di circuito molto limitati.
Mentre la Mercedes quindi si impegna in un coraggioso tentativo di sviluppo, la scuderia di Maranello è consapevole che il successo a Monaco dipenderà principalmente dalla fiducia dei piloti nello sfruttare al massimo ogni centimetro del tracciato. Nonostante non possa essere considerata la favorita, la Ferrari si avvicina a questo fine settimana con premesse diverse da quelle di altre gare, indipendentemente dall’introduzione di nuove soluzioni tecniche.