Gac presenta un innovativo motore che presto sostituirà quello elettrico | Anche i cinesi puntano tutto su un nuovo cavallo vincente
In Cina, al via la sperimentazione di un nuovo tipo di motore che promette di essere sostenibile e a basse emissioni e non sembra essere elettrico.
Nell’era della transizione a una mobilità che sia più sostenibile e meno impattante sulle sorti del Pianeta, la sfida non è solo quella dell’elettrico, con tutte le incertezze che ne derivano, ma si gioca anche su altri campi di sperimentazione. È proprio dalla Cina, competitor dei costruttori europei, che arriva una novità.
È il gruppo Gac a continuare la sperimentazione di una tecnologia che promette di essere green e sostenibile, grazie a quello che dovrebbe essere un taglio evidente delle emissioni inquinanti di CO2, di conseguenza anche dalla dipendenza dal petrolio, il tutto in un’ottica di costi davvero economici.
L’industria automobilistica cinese dunque sta sperimentando l’utilizzo di motori a combustione che come carburante nell’alimentazione utilizzano l’ammoniaca. In particolare la sperimentazione del gruppo Gac, come riporta la testata specializzata Car and Driver, è un’ulteriore conferma a questa strada intrapresa.
Sembrerebbe quindi che nemmeno i grandi colossi dell’auto cinese pensino ad abbandonare del tutto la motorizzazione a combustione, così popolare, e per questo si sta occupando di ricercare, con tutti i suoi mezzi, un modo per poter continuare ad utilizzarla, con meno impatto ambientale e meno dipendenza dal petrolio.
Gac e un nuovo motore: un’alternativa all’elettrico?
Ma in sostanza di che si tratta? Premettendo che Gac (Guangzhou Automobile Group Co.) non è proprio un’azienda alle prime armi che cerca di emergere tirando fuori conigli dai cilindri, ma è un gruppo molto importante e potente, per numeri di produzione, milionari, e di vendite, e per tutti i suoi legami con i produttori esteri. Possiamo ora affermare che questa è una seria sperimentazione.
Si tratta di un motore dalla cilindrata di 2 litri alimentato ad ammoniaca liquida, erogante una potenza fino a 163 cc e a quanto pare con un taglio di emissioni pari al 90% rispetto al suo simile a benzina. Ecco perché sia Gac, sia la testata Car and Driver dichiarano che attraverso l’impiego di ammoniaca probabilmente si potrebbe fare a meno quasi del tutto dei combustibili tradizionali.
Al via la sperimentazione di un motore alimentato a ammoniaca
Si può aggiungere inoltre che la Cina è un grande produttore di ammoniaca a livello globale. Per sua stessa formula chimica NH3 , l’ammoniaca manca di C di carbonio, ecco perché non esistono emissioni allo scarico. Svantaggio potrebbe invece rintracciarsi nella produzione di ammoniaca, sia nell’eventuale consumo di energia elettrica che nelle emissioni di carbonio.
Si, in teoria sarebbe possibile produrre anche “ammoniaca verde”, attraverso il prelevamento dell’azoto che si trova in natura, in una percentuale del 70% nell’aria che respiriamo, aggiungendo “idrogeno rinnovabile” prodotto mediante elettrolisi da fonti di energia pulita come fotovoltaico o aerogeneratori.