Compie 45 anni la Globe Union Endura, la prima auto elettrica che permise di rispondere alla crisi petrolifera che mise tutti in difficoltà.
E se vi dicessimo che le auto elettriche non sono un’invenzione così moderna come invece si pensa? La presenza delle auto elettriche sul mercato è datata molto più lontana di quello che si possa credere. Se non ci credi, forse non conosci questa vettura che ora compie 45 anni.
Altro che anni 2000, la nascita della cara elettrica è molto lontana, peccato che tanto allora, quanto oggi, la diffidenza continuava ad essere elevata nei confronti di questa particolare tipologia di automobile.
La nascita della Globe Union Endura la si deve alla prima crisi petrolifera che ha portato Globe Union, costruttore americano di batteria, a presentare la sua auto elettrica, che avrebbe offerto all’automobilista la possibilità di non essere vittima della crisi stessa.
Tesla credi di essere una pioniera, ma in realtà la storia ci insegna che non è affatto così, anzi. La storia dell’elettrico parte da molto lontano. Era il 1973 e scoppiò la guerra dello Yom Kipur, il mercato del petrolio era in crisi e serviva una valida alternativa a tutto questo.
Al tempo Globe Union era già noto nel mondo dell’automobilismo in quanto maggiore dei produttori delle batterie per autoveicoli soprattutto della casa automobilistica Ford, oltre ad altri numerosi marchi. Quindi l’azienda aveva deciso di tentare una nuova strada, utilizzare una nuova possibilità, creando quindi un’auto completamente elettrica.
Ma in realtà lo scopo di tale proposta era più che nobile, infatti, quello che voleva l’azienda era dimostrare che era possibile utilizzare un’auto elettrica e quindi ampliare il business di numerose case automobilistiche. Lo scopo era creare un’auto che non temesse la crisi del petrolio e che permettesse all’automobilista di affrontarle.
La Endura sembra avesse tutte le carte in regola per poter sfondare nel mercato automobilistico, peccato che forse nessuno ci ha creduto fino in fondo. L’auto era sufficiente a ricoprire gli spostamenti giornalieri. si caricava in 7 ore. Certo il design non era poi così attraente ma sicuramente avvenieristico.
Peccato che, al tempo non venne trovato alcun investitore che volesse tentare il colpaccio e lanciare la vettura sul mercato.