Jaguar XJ220, solo lei è riuscita a mettere in ombra la Ferrari F40 | La sua una storia travagliata ma per questo unica
Tra le icone più ammirate e desiderate oggi dai collezionisti, la Jaguar XJ 220 con il suo stile e le sue prestazioni riuscì a rubare la scena alle altre.
Tra le sportive più iconiche di sempre non si può non annoverare un modello dalla storia per così dire travagliata e controversa che non ha mai perso il suo fascino. Parliamo della bellissima Jaguar XJ 220, oggi tra le auto storiche che destano più interesse tra i collezionasti e gli amanti del genere.
Il suo progetto nasce nel 1988 ma è solo dopo qualche anno, nel 1992 che viene messa realmente in produzione, con l’idea, abbastanza comune e frequente nelle case automobilistiche, di dar vita a una supercar ispirata alle Jaguar da corsa, le più vittoriose nelle competizioni passate.
Sulla base di questa ispirazione dar vita a un modello eccezionale attraverso però tutte le tecnologie che quegli Anni 80 mettevano a disposizione. La collaborazione è tra Jaguar Sport e TWR di Tom Walkinshaw, riconosciuta nel campo delle corse e dell’ingegneria automobilistica.
Nasce così una concept car quattro ruote motrici dotata di un motore V12. Inoltre si intende partecipare attivamente ad alcune competizioni sportive come il Campionato Europeo Touring Car del 1981, ma presto si capisce che la collaborazione, specie a ridosso della scelta di un motore che mal si concilia con le performance in gara, non può continuare.
Jaguar XJ 220: la supercar che fece ombra alla Ferrari
Infatti nel progetto della futura Jaguar XJ 220, la casa automobilistica britannica procede indipendentemente. L’obiettivo, quello di realizzare un modello stradale che sia però anche in grado di vincere in gara. Il progetto, naturalmente condizionato dai regolamenti FIA Gruppo B, prevede un motore centrale V12, che per via delle emissioni verrà ridotto a un V6 Austin, a trazione integrale.
Questo aspetto sarà diciamo il tallone d’achille per la Jaguar XJ 220 e per le sue vendite in futuro. Lo sviluppo del progetto avviene in molta economia. Il nome della futura Jaguar XJ 220 viene deciso per evocare la classica XK 120. La nuova sportiva promette di sfiorare i 350 km/h. Si dota di carrozzeria in alluminio, di equipaggiamenti altamente tecnologici.
Una storia controversa per un modello iconico
Le sue linee pulite e lineari che si ispirano alle classiche D-Type e E-Type, fanno un favore all’aerodinamica. L’ala posteriore è ripiegabile, le sospensioni sono regolabili, quattro ruote sterzanti, il coperchio del motore è trasparente, gli interni sono in pelle e le portiere si aprono a forbice.
Non si può non ricordare che, alla presentazione il 18 ottobre del 1988 il successo per la Jaguar XJ220 fu sorprendente. La cosa che forse si rammenta di più è quanto quella bellissima e sportiva britannica riuscì con il suo fascino a gettare una vera e propria ombra su un’altra meraviglia del lusso italiano che era in mostra nello stesso salone l’International Motor Show di Birmingham, la Ferrari F40.