Kawasaki voleva offrire un prodotto in grado di far regalare un’accelerazione mai provata prima. Così è nata la H2R, quella che dovrebbe essere, secondo i tecnici giapponesi, “la moto più eccitante degli ultimi anni”.
Per essere in condizioni di offrire questa accelerazione sarebbe bastato un grosso propulsore, ma avrebbe rovinato la ciclistica della moto, appesantendola troppo.
Il propulsrore nasce da un concetto totalmente nuovo, non è la revisione o la modifica di vecchi motori ed è stato interamente progettato dal gruppo KHI (Kawasaki Heavy Industries), gruppo di cui fanno parte la Gas & Machinery Turbine Company, l’Aerospace Company e la Corporate Technology Division quindi, competenze di altissimo livello. Tutto il gruppo è stato messo a lavorare insieme e ognuno ha progettato piccole parti che, messe insieme, hanno dato vita a questa motocicletta impressionante.
Il motore sovralimentato da 998cm3, 4 cilindri in linea, permette, in sostanza, di ottenere elevate prestazioni con una volume inferiore puntando alla potenza massima di 300cv.
La sovralimentazione è stata disegnata da Kawasaki Motorcycle e sviluppata dalla Gas Turbine & Machinery Company, che ha iniziato, anche in questo caso, da un foglio bianco, senza modificare precedenti progetti. In questo modo, è stata costruita una turbina perfettamente compatibile con il propulsore, in modo ottenere la massima efficienza.
Nella progettazione del telaio, i tecnici Kawasaki hanno dovuto trovare il giusto compromesso dopo essere partiti dalla scelta chiava: un passo corto per avere una moto compatta e maneggevole. Quindi si è dovuta trovare la giusta soluzione per avere una moto stabile a velocità elevate, la giusta rigidità del telaio, per avere una moto stabile in curva e i giusti materiali, per far sì che il tutto reggesse le vibrazioni.
Per raggiungere parte di questi scopi, è giunta in soccorso la Kawasaki Aerospace Company che, grazie ai suoi migliori tecnici, ha studiato delle apposite appendici aerodinamiche che garantissero la giusta stabilità, il giusto flusso di aria al radiatore e la giusta quantità d’aria al supercharger. Le particolari appendici poste sul cupolino e sulle carene laterali, fanno in modo che l’aria eserciti la giusta forza sulla moto e che ci sia il minor attrito possibile, in modo da ottimizzare prestazioni e consumi.
Più di qualunque altre moto costruita da Kawasaki, la Ninja H2R è un concentrato di artigianalità, qualità costruttiva, e finiture superiori, con una vernice high-tech cromata nera appositamente sviluppata per questo modello.