La nuova Audi A2 non sarà prodotta
Uccisa sul nascere. Nessuno sviluppo per la prossima generazione della Audi A2, la baby elettrica annunciata nel 2011 come una filosofia innovativa nel concetto dicitycar per Audi e inizialmente attesa per il 2015. Il 2013 di Audi, dunque, si apre in questo modo: con lo “stop” definitivo al progetto “nuova A2”, del quale da qualche tempo non si parlava più. Da quando, cioè, la dirigenza Audi avevabloccato il progetto della A2, a causa del prezzo “fuori mercato” richiesto per la piccola elettrica: 40 mila euro. L’episodio, del quale ci eravamo occupati, risale allo scorsogiugno. Da allora, della futura A2 non si è più parlato. Con il nuovo anno, ecco quella che secondo fonti vicine ai “piani alti” di Ingolstadt, è la parola “fine” della vicenda: la nuova A2 non si farà (e questo può rendere un po’ più facile la vita della annunciata BMW i3, altra elettrica di taglia small made in Germany, la cui seconda edizione – sempre in veste di concept – è stata presentata lo scorso novembre al Salone di Los Angeles). La nuova Audi A2 dalla piattaforma in alluminio “a sandwich” sviluppata per l’alloggiamento in sicurezza delle batterie agli ioni di litio (una struttura simile a quella scelta da Mercedes per la sua Classe A), era stata presentata al Salone di Francoforte 2011 come una citycar da 85 kW – 114 CV per 270 Nm di coppia, garantiti da un motore elettrico collocato anteriormente e alimentato da batterie da 31 kWh che – secondo quanto dichiarato da Audi – fornivano un’autonomiafino a 200 km. La vettura, ora, diventerà un pezzo da museo? Secondo i vertici Audi, non tutto è perduto: “Gli insegnamenti che derivano da progetto della nuova A2 saranno tenuti da conto per la futura produzione”, avvertono fonti vicine alla dirigenza di Ingolstadt. Viene da pensare che la decisione di Audi possa essere stata presa in virtù delle più recenti analisi del mercato delle auto elettriche di ultima generazione: un settore ancora in embrione, del quale da tempo si aspetta la maturazione, che dopo un iniziale momento di euforia – arrivato con la presentazione e il debutto commerciale dei primi modelli – ora rischia di rimanere soffocatodall’eccessiva “nicchia” nella quale viene collocato. E’ probabile, infatti, che il mercato delle auto totalmente elettriche sarà più ristretto e difficoltoso del previsto. Prova ne è la recentissima cancellazione, da parte di General Motors, del programma di elettrificazione della Opel Adam. Di più: i rapporti di vendita della Nissan Leaf in un mercato di primo piano come quello nord americano indicano volumi ben al di sotto delle cifre stimate: secondo il numero uno di Nissan, Carlos Ghosn, le Nissan Leaf da vendere nel 2012 sarebbero dovute essere circa 20 mila, contro le 9679 del 2011; ma a novembre soltanto 6791 Leaf avevano trovato un acquirente.