La Topolino non è italiana: via quel logo dalla portiera | Il caso delle 134 auto sequestrate al porto di Livorno fa il giro del mondo: che vergogna
Sembra che ultimamente la Fiat abbia dei disaccordi su questioni italiche. Un lotto di piccole Fiat Topolino è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza all’arrivo nel porto di Livorno il 15 maggio.
Il problema: che hanno una piccola bandiera italiana che decora i lati della fiancata, ma non è tutto oro quel che luccica.
Secondo La Repubblica, il sequestro di 134 esemplari della Fiat Topolino è avvenuto non appena hanno toccato il suolo italiano a Livorno. Il piccolo quadriciclo elettrico, cugino della Citroen Ami è stato oggetto di un nuovo episodio nella disputa tra Stellantis e il governo italiano.
Come l’Ami, la Topolino è prodotta in Marocco, il che non dovrebbe avere grande rilevanza se non per un piccolo dettaglio: la bandiera italiana che compare sulla carrozzeria. Secondo la Guardia di Finanza questi veicoli “non sono italiani, non possono esporre la bandiera tricolore sulla fiancata, violano la legge”.
Il disaccordo si basa sulla presunta violazione di una legge elaborata nel 2003 il cui scopo è promuovere i prodotti fabbricati in Italia e vietare l’uso di simboli o parole riferiti al Paese transalpino su prodotti che non sono stati fabbricati in Italia.
La legge
Lo afferma l’articolo 4, comma 49, della Legge Finanziaria del 2004, il quale prevede che “l’importazione e l’esportazione a fini di commercializzazione con indicazioni di provenienza o di origine false e fuorvianti” è un reato punito dall’articolo 517 del codice penale.
Non si tratta certo del primo capitolo del braccio di ferro tra la casa automobilistica e il governo italiano. In applicazione di questa regola, il ministro italiano dell’Industria, Adolfo Urso, ha utilizzato la carta vincente delle misure legali contro Stellantis dopo la presentazione dell’Alfa Romeo Milano, che venne improvvisamente ribattezzata Alfa Romeo Junior.
Il braccio di ferro
In precedenza Carlos Tavares, l’amministratore delegato di Stellantis e Georgia Meloni il primo ministro italiano, si erano scambiati dichiarazioni dopo il licenziamento di 2.500 lavoratori in Italia . Meloni ha chiesto una maggiore produzione di Stellantis all’interno dei confini italiani piuttosto che portare la produzione in paesi con manodopera a basso costo. Tavares non si è rifiutato, ma in cambio ha chiesto al governo italiano di fornire agevolazioni.
Per il momento il provvedimento di Stellantis sarà quello di rimuovere la piccola bandierina della Topolino per continuare a vendere il modello in Italia e che Stellantis ha inserito perché il modello è sviluppato a Torino, negando che si tratti in alcun modo di un tentativo di spacciarsi per la produzione in Italia e sottolineando che non hanno mai negato la sua produzione in Marocco.