Lamborghini Veneno: 3 esemplari da 3,6 milioni di Euro
Questa volta il toro da corrida è indomabile. Sulla base delle informazioni date dalla casa di Sant’Agata Bolognese, Veneno sarebbe uno dei tori da rodeo più veloci e violenti del mondo. E la Lamborghini ha fatto di tutto per rendere la vettura degna del nome che porta.Su quest’auto, tutto è stato fatto per ottimizzare l’aerodinamica e la stabilità in curva, come si può intuire dai numerosi profili alari e deviatori di flusso presenti sulla supercar emiliana. L’anteriore a freccia con fari verticali a “Y” è caratterizzato da un grosso alettone multiplo che genera il massimo carico aerodinamico sull’avantreno e da ampi canali che guidano l’aria verso gli sfoghi sul cofano. La fiancata non è da meno ed esibisce importanti fasce sottoporta in fibra di carbonio, passaruota di grandi dimensioni e una coppia di prese d’aria posteriori che garantiscono la corretta fluidodinamica e raffreddamento del motore. La stessa grinta ripresa dalle sport prototipo la si ritrova nell’alettone di coda regolabile della Lamborghini Veneno, che assieme al fondo piatto e ad una serie di estrattori mai visti prima su una vettura stradale offrono un elevato carico aerodinamico. Quello che ne deriva è una grande stabilità nelle curve veloci, giusto per soddisfare chi ama divertirsi in pista. Il cofano motore ha sei sfoghi a forma di cuneo per dissipare il calore generato dal 12 cilindri e si prolunga sull’abitacolo a forma di pinna, proprio come le vetture che corrono la 24 Ore di Le Mans; lo scopo di questa pinna è quello di migliorare il bilanciamento del retrotreno della Lamborghini Veneno e l’efficienza in fase di frenata, oltre che a limitare il calo del carico aerodinamico agli alti angoli di imbardata. Come se tutto questo non bastasse, ad aumentare la sensazione di pista ci pensano i cerchi monodado da 20″ all’anteriore e da 21″ al posteriore. La fibra di carbonio domina l’abitacolo della Lamborghini Veneno, dove sono stati utilizzati materiali innovativi brevettati da Lamborghini come Forged Composite e CarbonSkin. In particolare il tessuto in fibra di carbonio CarbonSkin è utilizzato per rivestire l’intero abitacolo, parte dei sedili e l’area sottotetto. Questo materiale unico è impregnato in una resina speciale che mantiene duttile il rivestimento e permette una notevole riduzione dei pesi. Il pannello strumenti ridisegnato ha una grafica aggressiva, include l’indicatore della forza G e fornisce al pilota tutte le informazioni necessarie al controllo della vettura. Il V12 deriva dalla Aventador e, grazie all’allargamento dei condotti di aspirazione e all’aumento della velocità di rotazione, la sua potenza è arrivata a 750 CV. Il cambio manuale ISR a 7 marce, la trazione integrale permanente e le sospensioni push-rod sono state tarate con regolazioni specifiche per la Lamborghini Veneno. Il telaio sfrutta le tecnologie provenienti dal mondo delle corse, come le sospensioni push-rod e i gruppi molla/ammortizzatore montati orizzontalmente. La più affascinante delle tecnologie applicate alla Lamborghini Veneno è però sotto la pelle in fibra di carbonio, dove si cela un telaio monoscocca parimenti in CFRP (Polimeri rinforzati in fibra di carbonio) visibile anche nelle pareti dell’abitacolo. Il risultato di tutto questo lavoro sui materiali compositi della Lamborghini Veneno è un peso a secco di 1.450 kg, addirittura 125 kg meno della Aventador. Questo gioiello raggiunge i 100 km/h in 2,8 secondi.