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Nonostante i numeri delle vendite siano in calo da inizio anno, Tesla continua a produrre senza sosta: dove finiscono le auto in attesa di proprietario?
Forse il 2024 non è cominciato nel migliore dei modi per la celebre casa automobilistica leader dell’elettrico, l’americana Tesla: ce lo dicono i numeri delle vendite che non sono proprio quelli di una volta. Conferma del fatto che la fetta di mercato delle auto elettriche fa fatica a prendere il volo, nonostante gli incentivi.
Ma nonostante ciò la produzione Tesla continua, e continua anche di buona lena, realizzando molti esemplari, un numero sicuramente maggiore rispetto a quanti se ne vendano. I numeri parlano chiaro: nel primi tre mesi del 2024 Tesla ha prodotto ben 433.371 esemplari e ne ha venduti 386.810.
Non sembrerebbe così netto il divario, eppure c’è e si conferma il più ampio registrato dalla casa automobilistica, con quasi 50.000 auto in attesa di proprietario. Tra questi, la maggior parte sarebbero Tesla Model 3 e Tesla Model Y. Sarebbero proprio delle immagini satellitari quelle che confermerebbero questo presunto accumulo di esemplari Tesla.
In particolare quelle relative allo stabilimento produttivo di Austin in Texas, dove la maggior parte dei parcheggi vuoti è stata riempita da unità nuove. La conferma sembrerebbe giungere anche da alcuni ex dipendenti. E la fabbrica di Austin non è la sola, anche in quella di Freemont si assisterebbe allo stesso fenomeno.
Tesla e il surplus produttivo nei parcheggi degli stabilimenti
Migliaia di Tesla ferme in attesa di trovare un proprietario che le voglia, sia negli Stati Uniti che in Europa. Ma questo surplus di esemplari non si accumula solo negli stabilimenti Tesla, ma anche negli spazi, spesso all’aperto, in affitto della stessa. Ovviamente queste unità rimangono parcheggiate all’aperto e nonostante nuove, soggette alle intemperie.
Uno di questi luoghi sarebbe un parcheggio nei pressi di St. Louis nel Missouri, quello del Chesterfield Mall, un centro commerciale. Questo luogo ospiterebbe gli esemplari in eccesso di Tesla. Questo è quanto accadrebbe negli Stati Uniti, ma lo stesso si registrerebbe anche in Europa, nello stabilimento di Berlino per esempio.
Un disallineamento tra produzione e vendite
Ma anche su suolo europeo non solo nelle fabbriche Tesla, ma anche in altri luoghi, come sembrerebbero mostrare delle immagini pubblicate su alcuni social. Sullo stesso X per esempio, o attraverso le rilevazioni di Google Maps, dove centinaia di Tesla sono parcheggiate in un dismesso aeroporto militare, naturalmente prive di qualsiasi protezione anche se nuovissime.
Naturalmente essere parcheggiata costantemente all’esterno, per molto tempo, al lungo andare l’auto può subire qualche colpo, specie alla vernice, alla carrozzeria e perché no alla batteria. Sicuramente c’è da fare i conti con un disallineamento della produzione, che se non sanato può comunque costare perdite a Tesla oltre a quelle già registrate nelle vendite.