Maserati Boomerang, l’auto del futuro dimenticata: l’unica macchina al mondo con il quadro strumenti dentro al volante
Una vera e propria opera d’arte, un pezzo unico al mondo che rappresenta lo stile e la qualità del made in Italy: ecco la futuristica Maserati Boomerang.
Ci sono alcuni esemplari automobilistici eccezionali appartenenti al passato, che nonostante gli anni e il trascorrere del tempo sembrano essere stati disegnati e creati da una penna futuristica appartenente a una dimensione temporale anteriore, più che attuale.
E parleremo proprio di uno di questi esemplari: dell’italianissima Maserati Boomerang che venne presentata al Salone di Genova nel 1972 e che ha compiuto ben 52 anni. Anni che sembra portare davvero benissimo visto che ispira più futuro di quanto non facciano alcuni modelli attuali.
Il progetto inimitabile di Giorgetto Giugiaro e la produzione di Italdesign, la resero una delle auto più audaci e impressionanti mai realizzate. Una sportiva desiderata da tutti i collezionisti, che non passa mai di moda. La dice lunga il fatto che l’unico esemplare realizzato è stato venduto all’asta a più di 3 milioni di euro nel 2015.
Quando fu presentata nel 1972, anche se l’anno prima qualcuno riuscì a intravederla al Salone di Torino, portava con sé già l’intenzione di essere un pezzo unico, omologato per essere guidato su strada, di colore argento, con queste linee disegnate per urlare la parola futuro e il tridente sul cofano.
Maserati Boomerang: l’auto del passato che viene dal futuro
I finestrini della Maserati Boomerang erano davvero differenti, solo intervallati da una lastra metallica. Originali erano pure i gruppi ottici anteriori a scomparsa e quelli posteriori orizzontali. Non parliamo poi dell’interno altrettanto innovativo e sofisticato per il tempo, sedili ribassati e il particolarissimo volante privo di razze ma completo di quadro strumenti, una vera e propria rivoluzione.
Una coupé dallo stile e dall’anima sportivi, a due posti, che non aveva proprio nessuna volontà di diventare una produzione di serie. Costruita sulla base della Maserati Bora, per telaio e meccanica, con il motore centrale posteriore, dotato di 8 cilindri disposti a V, con trazione posteriore e cambio a cinque velocità.
Un pezzo unico al mondo venduto ad un prezzo eccezionale
Con 4.719 cc era capace di erogare una potenza di 310 CV e capace di raggiungere una velocità massima di 300 km/h. La sua estrema bellezza e il suo essere stata un’icona vera nel panorama mondiale dell’auto la rese il modello per successive creazioni dello stesso Giugiaro ma anche per quelle di altre case automobilistiche che sempre guardavano a lei.
Una vera e propria opera d’arte rara, tanto che le sue forme e le sue linee non possono non rimandare all’idea di altri modelli come le coeve Lancia Stratos Zero e la Lamborghini Countach, entrambe del 1971. Più successive la Lotus Esprit del 1975, la Bmw M1 del 1978 o prima la Ferrari BB 512 del 1976 e negli Anni 80 la De Lorean DMC-12.