Matra Rancho: questo è il primo crossover ‘ante litteram’ della storia | Per gli avventurieri dallo spirito nomade
Antesignana di un segmento molto richiesto e apprezzato, quello dei crossover e dei SUV, all’altezza di un fuoristrada ma più accessibile.
Parlando di precursori e di auto che in qualche modo hanno avuto un ruolo nella storia e nei cambiamenti, non si può non far riferimento a quello che può essere ritenuto il primo crossover “ante litteram” della storia dell’auto: si chiama Matra Rancho.
Oggi ha un po’ di anni perché venne presentata nel 1977 come l’auto che poteva sostituire, in economia e funzionalità, i tradizionali fuoristrada, non per tutte le tasche. D’ispirazione per tutte le future multi-spazio, SUV e compatte attuali.
La casa costruttrice, la Matra appunto, nasceva come società facente parte dell’industria aerospaziale e come colei che, grazie alle sue intuizioni all’avanguardia, aveva progettato e realizzato vincenti monoposto come la MS670, che avevano conseguito molte vittorie alla 24 Ore di Le Mans o prodotto la sportiva a tre posti affiancati di nome Murena.
Nonostante poi il suo destino costellato di difficoltà e cambiamenti ai vertici, la Matra fu presente come sussidiaria di grandi gruppi automobilistici. Nei primi Anni Settanta decise di seguire le tendenze che guardavano ai fuoristrada come oggetto di bramosia.
Matra Rancho: il primo crossover “ante litteram”
Se prima considerate solo auto da lavoro, tutto cambia con il debutto della Range Rover. Ecco che Matra pensò alla Rancho. Ad una vettura adatta a coloro che desideravano una guida off-road, ai guidatori più avventurieri che facevano richiesta di un’auto che potesse ben adattarsi a percorsi di guida più sterrati e difficoltosi, ma non solo, che fosse utile anche come mezzo per tutti i giorni e per tutte le attività, quindi molto versatile.
Consideriamo poi che la trazione integrale sui veicoli era abbastanza impegnativa in termini di guida, ma anche di consumi, molto elevati. Non parliamo poi dei prezzi, tipici di un segmento medio-alto. Ecco che Matra punta a prendersi quella fetta di mercato che desiderava un fuoristrada ma non tutti gli oneri che ne derivavano e lo fa con la Rancho.
Le doti e il design di un fuoristrada, ma più accessibile
Dotata di trazione anteriore, quindi una guida più rassicurante e confortevole, dotata anche di protezioni in plastica per proteggere la carrozzeria. Nello specifico l’idea di Matra era quella di creare la vettura perfetta a metà strada tra il lusso del Range Rover e l’avventuriera Citroën Mehari.
Appariva molto solida ed essenziale, dotata di un’ampia vetratura, portellone diviso in due parti con ribaltina inferiore. Una forma che oggi appare come quella di un furgone. Un interno spazioso e comodo, dove il sedile posteriore poteva trasformarsi in letto. Forse l’unico neo le sole due porte, dovute alla conformazione del pianale. Il motore erogava 80 CV, cambio manuale a quattro marce. Un modello che suscitò davvero grande apprezzamento, rimanendo ancora oggi un pezzo di storia.