Sicuramente, Gara 2 farà discutere più di Gara 1.
Se nella prima manche c’era stato un ordine di scuderia rispettato dal pilota di Ravenna dell’Aprilia, nella seconda gara l’ordine c’è stato ma Melandri è andato dritto come un treno verso la vittoria.
“Lo dovevo ai miei sponsor e a mia figlia. E poi, con ancora tre gara da disputare, sapevo che ora me lo sarei potuto permettere perchè nei prossimi appuntamenti dovrò nuovamente aiutare Sylvain se ce ne sarà bisogno”.
Se possiamo definire Melandri “altruista a metà”, c’è anche chi può guardare il bicchiere mezzo vuoto, definendolo “egoista a metà”. Per Guintoli, infatti, mettere a segno questa doppietta sarebbe stato molto importante, visto che, in Gara 2, Sykes ha fatto un’altra volta quarto.
Tra Guintoli e Sykes, troviamo un arrembante Leon Haslam, che ha dimostrato di andare veramente forte sul bagnato.
Peccato per Rea e Giugliano. I due, in fuga verso le prime due posizioni, hanno dato vita una bella battaglia, prima di scivolare entrambi, prima Giugliano e poi Rea.
Quinta e sesta posizione per Lanzi e Neukirchner, che con le due Ducati dotate di elettronica 2013, sono arrivati in zone importanti della classifica in entrambe le gare.
Chiudono la top ten Baz, Corti, Davies e Canepa, vincitore di categoria con la sua Ducati 1199 Panigale R EVO.
