Ancora una delusione per l’Italia. I dati diffusi da Federauto a fine Luglio mostrano non solo che il mercato delle automobili non si sta riprendendo, ma che addirittura è peggiorato. Le vendite in questo settore sono scese del 2%, e questo preoccupa particolarmente il Presidente di Federauto, anche perchè si pensava nel 2012 che peggio di così non potesse andare. Questa crisi ormai cronica non può assolutamente essere trascurata dalle istituioni, alle quali i rappresentanti di Federauto si rivolgono così: il settore dell’automotive «costituisce la principale filiera industriale, commerciale e dei servizi nel nostro Paese. Si tratta di un complesso di vari settori che rappresenta in termini di fatturato l’11,4% del PIL, il 16,6% di contribuzione al gettito fiscale nazionale e occupa, con l’indotto allargato, 1.200.000 addetti». Se le vendite continuano a peggiorare, le ripercussioni sull’occupazione e sul gettito fiscale complessivo saranno disastrose. A questo punto molte sono le idee per rilanciare il settore. Ad esempio, il più immediato sarebbe il varo di nuovi ecoincentivi, studiati diversamente da quelli del 2012 che i privati hanno esaurito nell’arco di una giornata. Ovviamente, a questo provvedimento bisognerebbe affiancare uno più generale, intervenendo sulla pressione fiscale che attanaglia le famiglie italiane, le quali si trovano sprovviste di risorse per eventuali acquisti. Staremo a vedere.