Parte come un siluro Jorge Lorenzo, imprimendo, già dalla prima curva un ritmo indiavolato alla sua gara. Al primo passaggio sotto il traguardo, Lorenzo ha più di un secondo di vantaggio su Dani Pedrosa, che insegue in seconda posizione. Terzo posto per Marquez, seguito da un Valentino Rossi che oggi sembra averne di più. Al quarto giro cade Iannone. Per fortuna il pilota è illeso. Al giro 5, la direzione di gara infligge una penalità a Espargaro per jump start. All’ottavo giro, i tre inseguitori sono molto vicini, mentre Lorenzo sembra inarrivabile. Al giro 14 Marquez passa Rossi e si lancia all’inseguimento di Pedrosa. Al giro 16, Pedrosa riprende Marquez e i due piloti HRC inziano a darsele di santa ragione. Da questo duello ci guadagnano soltanto lo spettacolo e Lorenzo. Dopo ben 7 giri, nulla è cambiato, tranne il distacco di Lorenzo: i due compagni di box si danno botte da orbi e Lorenzo continua a guadagnare correndo indisturbato. A tre giri dal termine, le prime quattro posizioni sembrano cristallizate: Lorenzo è in prima posizione con qualche secondo di vantaggio, Marquez insegue in seconda poszione con un paio di decimi di vantaggio su Pedrosa e Valentino Rossi è quarto, e Pedrosa e ormai imprendibile. Il primo a tagliare il traguardo è il “Green Mamba” Jorge Lorenzo, seguito da Marquez, Pedrosa, Rossi, Crutchlow e Bradl. Per Marc Marquez questo secondo posto è ottimo. Il rookie, infatti, riesce a mantenere la testa della classifica mondiale.