Motor Show 2012: ritorno alle origini per sopravvivere

Il celebre logo della Manifestazione

Tempi di crisi per il mercato automobilistico. Le case sono alle prese con riduzione dei costi, chiusure di impianti, esodi di personale e riduzione degli orari di lavoro per i problemi di sovrapproduzione. Poche, sempre meno, quelle che decidono d’investire i tanti soldi che costa la partecipazione ad un evento motoristico, specie se raffrontato col ritorno in termini mediatici che può dare la stessa cifra investita in media più invasivi come web, campagne pubblicitarie, stampa, tv, porte aperte. Sopravvivono solo i grandi saloni ai quali non si può mancare – Ginevra, Francoforte, Parigi – più per motivi di visibilità che di effettivo ritorno mediatico. E allora i saloni scompaiono? Quelli tradizionali sì, e molti ormai sono scomparsi o si sono ridotti a manifestazioni essenzialmente locali, con scarso seguito al di fuori del territorio. Ma il Motor Show di Bologna ha la fortuna di aver inventato una formula che è assai diversa dai saloni tradizionali e tutta centrata sul contatto diretto col pubblico, prevalentemente giovane, degli appassionati, sul profumo di motori che si respira tra ragazze, musica e piadine, esibizioni dal vivo nelle piste, prove in fuoristrada, prove di guida, tutto nel cuore del triangolo magico del motorismo sportivo di cui Bologna è ombelico. La scelta, forzata, del ritorno alle origini per un salone giovane e per i giovani, rumoroso, rutilante, appassionato. Ed ecco nonostante tutto e una durata dimezzata, solo cinque giorni dal 5 al 9 dicembre, il ritorno del Motor Show. Poche presenze ufficiali delle case (11) e comunque mirate, centrate cioè su specifici marchi o modelli che sul palcoscenico di Bologna possono trovano il terreno giusto. Fiat-Chrysler ad esempio porta solo Fiat, solo Panda 4×4, niente stand, solo in esterno, sul circuito di prova in fuoristrada, e Abarth, marchio giovane e sportivo per definizione. Abarth porta nello stand la sua prima stagione di make it your race, un talent show. Una sorta di reality per piloti non professionisti. Gli aspiranti piloti potranno girare come passeggeri sulle Abarth 500 Assetto Corse accanto ai piloti che hanno gareggiato quest’anno e cimentarsi nella guida personalmente su un simulatore dedicato, con un videogioco che si chiama proprio Assetto Corsa… perfetto per il popolo del Motor Show. Niente Alfa Romeo, niente Lancia, niente Ferrari e Maserati, niente Jeep. Mercedes, oltre alla interessante Concept Style Coupé, che prefigura la futura berlina compatta 4 porte di taglio sportivo che amplierà la gamma della classe A, espone classe A e classe B (in anteprima la classe B a metano), la CLS Shooting Brake e le Smart, con la concept della futura 4 porte. La novità più originale sta nella vendita diretta allo stand, come si usa negli Stati Uniti. Renault la gamma completa della nuova Clio con la novità Clio Break, e il marchio Dacia con Sandero, Lodgy e Dokker. Volkswagen, come Fiat, porta solo alcuni marchi, quelli generalisti – Skoda, con la Rapid, e Seat, con la nuova Leon – e accanto alla Golf presenta in anteprima europea il Maggiolino Cabriolet. Nissan è presente in una spettacolare tensostruttura trasparente, con la Juke anche nella nuova versione cattiva Nismo. Novità anche per Opel con la coloratissima Adam dalle infinite personalizzazioni. Non molto, ma tutti prodotti, popolari o sportivi, accessibili e accattivanti, giusti per Bologna. Per sognare, come l’anno scorso lo spazio del Luxury Time, con McLaren MP4-12C Spider, Lamborghini Aventador LP 700-4, Ferrari 458, Maserati Gran Turismo Sport CC MY13, la buffa Aston Martin Cygnet, citycar di lusso sulla base di Toyota iQ, Lotus Elise S. Per le storiche lo spazio Icon Cars, dedicato ai veicoli storici degli anni 60 – Porsche 356, Triumph TR3, Mini Cooper Mk1, Lancia Fulvia Coupé, Abarth 850TC – la celebrazione dei 50 anni della Giulia, la storia della popolarissima 1100, le utilitarie Fiat Topolino e 600, Renault 4CV, Citroen 2CV; al centro la bellissima Dino 246 GT del 1969. Ma, come sempre anche se manca qualche evento storico come il Memorial Bettega, il clou del Motor Show sono le esibizioni in pista. Al centro degli eventi motoristici sportivi, la giornata della Scuderia Ferrari, il 7 dicembre, con la F60 del 2009 e Giancarlo Fischella; pit stop e sgommate a ruote fumanti come ci si aspetta. L’8 e il 9 invece la Motor Sport Arena ospita le esibizioni di Red Bull con le F1, anche Toro Rosso, Audi R8 del mondiale endurance e Citroen DS3 del mondiale rally con il campionissimo Sebastian Loeb. Ma il programma dell’arena offre continue emozioni con le gare GT dei trofei, Lamborghini, Ferrari, Porsche, le Rally S2000, le Superstar Series, le Nascar, lo spettacolare drifting con le Nissan  350Z, gli stuntmen. Non mancheranno le combattutissime gare dei kart, con il “Red Bull Kart Fight”.Insomma tutto quello per cui il Motor Show è così popolare, anche in tempo di crisi…divertimento assicurato, anche in tempi bui.

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