Nissan NRV II, la prima auto al mondo a montare un GPS integrato a bordo: correva l’anno 1985
Con l’avvento dei display digitali compatti, gli anni ’80 furono un periodo interessante per il design degli interni automobilistici che guardavano avanti.
Gli ampi tachimetri analogici potrebbero essere sostituiti con interfacce eleganti e dinamiche, piene di colori favolosi e parole audaci come Turbo e Cruise, che oggi ci paiono normali.
Pulsanti e cursori squadrati davano al conducente il controllo tattile di tutto nel veicolo, mettendo tutti i suoi sistemi a portata di mano. Oldsmobile offriva anche un’avvenieristico touchscreen.
Tutta questa tecnologia è il risultato delle case automobilistiche che guardano al futuro del modo in cui interagiamo con le auto, tuttavia, le interfacce non sono state le uniche cose che hanno attirato le capacità intellettuali di designer e ingegneri creativi, specialmente in Nissan.
Nel 1983, l’azienda rivelò il concept NRV II, un blocco cesellato degli anni ’80 automobilistici completo non solo di un’estetica che definisce l’epoca, basti pensare ad alcuni particolari del veicolo, ma di una serie di tecnologie di assistenza alla guida che, sebbene totalmente non funzionali, ha previsto molte delle caratteristiche di comodità e sicurezza che oggi diamo per scontate.
Gli interni
Uno sguardo più attento al cruscotto digitale ti darà un’idea di quali caratteristiche delle auto di oggi siano state inventate negli anni ’80. Rilevamento sonnolenza, cruise control radar, comandi vocali e altro ancora.
Negli interni è presente anche un display CRT touchscreen nella consolle centrale simile a quelli ormai comuni sulle auto odierne. Era, almeno come concetto, in grado di navigare, leggere l’ora e visualizzare le stazioni radio. È da notare che il GPS non era ancora disponibile quando questo concetto è stato lanciato, il che rende questo tipo di sistema particolarmente ottimista. La soluzione migliore in quel momento se volessi la navigazione sarebbe qualcosa come l’Electro Gyrocator della Honda.
I consumi
Una cosa che questo veicolo non ha funzionato, tuttavia, è stato il motore. Si trattava di un’unità turbo a quattro cilindri che funzionava completamente a metanolo. Con un motore da 1,3 litri erogava 118 CV: una potenza impressionante per un 1,3 litri degli anni ’80, ma non proprio eccezionale per gli standard odierni. L’Ecoboost da 1.0 litri della Ford, ad esempio, produce 125 CV senza consumare alcol.
Ma questo è solo un piccolo aumento di velocità nella lungimiranza di questa macchina. Prevedere cose come il rilevamento della sonnolenza, il GPS e la navigazione radar è ottimo, soprattutto quando tutti sono riuniti nella stessa macchina. È particolarmente bello quando tutte queste funzionalità sono ora presenti nei veicoli che guidiamo ogni giorno.