Sebastien Ogier ha conquistato il Rally del Messico con un dominio totale, vincendo anche la power stage.
Il francese, però, non ha avuto vita facilissima, con Neuville e Mikkelsen che hanno insidiato Ogier per tutta la durata del Rally, soprattutto Mikkelsen.
Il belga Thierry Neuville, nelle prime speciali, sembrava potesse stare davanti ad Ogier, prima di capottare con la sua Hyundai i20 WRC a causa di una foratura. Al momento dell’incidente, il norvegese aveva vinto due delle tre speciali disputate.
Alla fine, per lui c’è l’ottavo posto della classifica, ma con la sensazione che il risultato potesse essere di gran lunga migliore.
Alle spalle di Ogier, sugli altri due gradini del podio, troviamo Ostberg e Mikkelsen, che hanno battagliato per oltre la metà delle Speciali, con il norvegese della Citroen che ha avuto la meglio sul connazionale della Volkswagen.
Ai piedi del podio troviamo Elyn Evans, che ha portato la sua Fiesta WRC al termine del rally senza nessuna sbavatura o problema, dimostrando che forse, con una vettura leggermente più performante, potrebbe portare a casa risultati davvero importanti.
Per il team Hyundai, arriva come miglior risultato il quinto posto di Daniel Sordo, anche se, nonostante un piazzamento mediocre, il suo compagno di squadra Neuville ha impressionato tutti ancora una volta.
Sesto posto per Martin Prokop che, al volante della sua Fiesta WRC, ha preceduto Nasser Al-Attiyah, al volante di una Ford Fiesta RRC per il suo rientro nel WRC.
Il vincitore della Dakar 2015 si è piazzato davanti allo sfortunato Neuville e ha preceduto anche Nicolas Fuchs, al volante di una Fiesta R5.
Chiude la top ten Jari Ketoma, sempre su Fiesta R5.
Ancora una delusione per quanto riguarda Jari-Matti Latvala. Il pilota finlandese si è dovuto ritirare dalla lotta per la vittoria dopo aver commesso un errore di guida, in cui ha colpito un muro di terra al bordo della strada perdendo una ruota e distruggendo la sospensione posteriore.
Da ricordare l’incidente, tanto brutto quanto spettacolare, di Otto Tanak, in cui il pilota è finito dentro un lago a causa di un cedimento meccanico. La vettura è affindata in pochi secondi ma l’equipaggio è rimasto fortunatamente indenne.
Nonostante tutto, però, i meccanici Ford hanno rimesso in sesto la vettura permettendo a Tanak di tornare in gara.