La F1 è in crisi ma, da un certo periodo soffre come non mai. E tutto per un semplice motivo: i costi troppo alti.
Adam Parr, manager della Williams, qualche giorno fa ha lanciato una velenosa profezia sulle piccole squadre di F1. Secondo Parr, questa sembra essere l’ultima stagione con un numero decente di iscritti. Dagli undici Team che sono iscritti quest’anno, in teoria, si passerebbe a otto.
Ma chi dovrebbe saltare?
Le squadre che non se la passano per niente bene sono Lotus, Sauber, Marussia e Catheram.
La Sauber, che quest’anno è stata la peggior delusione, pare essere comprata da un signore Canadese molto ricco. La Lotus pare che abbia avuto problemi, sopratutto perchè l’accordo con la Mercedes non è andato a buon fine.
Marussia e Catheram, abbandonerebbero per un solo motivo, motivi finanziari, ma l’ex Team di Tony Fernandez non naviga in buone acque nemmeno per questa stagione, poichè nonostante sia stata rilevata, i soldi dei nuovi finanziatori non sono ancora arrivati.
Sicuramente questa notizia data dal manager britannico della Williams, farà molto discutere. Ma certamente pensare di avere una griglia con solo otto superstiti fa male allo sport. Certamente anche i big team non se la passano bene, ma pare che solo otto abbiano davvero la forza di continuare.
Bernie Ecclestone al pensiero di avere solamente otto squadre, sarebbe felice e avrebbe proposto tre macchine per team.
La terza, sarebbe ceduta a delle squadre clienti, in modo da avere team ufficiali e privati.
Se questa idea affascinante avesse un consenso positivo si potrebbero avere più team e una F1 più interessante, come un tempo, dove c’erano diverse scuderie che vendevano telai e motori a piccole squadre clienti. E questa idea, che da parecchio tempo circola, potrebbe diventare realtà già dal prossimo anno se i team iscritti diminuissero. Sicuramente, con team ufficiali e team clienti, si potrebbe vedere una F1 più interessante, sulla falsa riga della MotoGP, in cui i produttori hanno i loro team e i team clienti.
