Philippe Bianchi: “Jules potrebbe svegliarsi o no”

Philippe Bianchi

Dopo cinque lunghi mesi dal tragico incidente di Suzuka, e a pochi giorni dall’inizio della nuova stagione di Formula 1, torna a parlare il padre di Jules Bianchi, riferendo riguardo le condizioni del figlio: “Serve pazienza, tanta pazienza. Ci sono piccoli progressi, ma Jules resta sempre in coma. E finché non si sveglierà, l’unica cosa che possiamo fare è aspettare. I dottori non si pronunciano, fino a quando resta in questo stato non possono dire nulla. Potrebbe svegliarsi oppure non farlo mai. Di sicuro Jules sta combattendo, il suo fisico è sempre buono e forte. Lui non molla e non lo facciamo neppure noi. Però non è facile, vivere così è inumano, non sapere come andranno a finire le cose è davvero difficile. Sapere che in ogni momento può arrivare una chiamata spiacevolissima dall’ospedale, ma dobbiamo essere forti per Jules. Ho deciso una cosa: il mio compito al momento resta soltanto quello di occuparmi di Jules. Per quello che è successo in Giappone mi sono preso un ottimo avvocato: è lui che sta studiando tutto quello che è successo quel giorno e, fino a quando il mio legale non sarà arrivato ad una conclusione, io non posso e non voglio dire niente. Non so ancora che strada prenderemo, cosa succederà in futuro, di sicuro quello che è accaduto a Suzuka non è stata una situazione normale di gara. L’inchiesta ha detto che in pista non è successo niente di sbagliato, però poi hanno cambiato tutto. Ripeto, in questo momento non mi voglio mettere in mezzo, penso solo a Jules. Io penso che si sveglierà, non è rimasto con noi tutto questo tempo per niente. Sta facendo sicuramente la gara più bella della sua vita e sono sicuro che alla fine la vincerà”.
Con una punta di rabbia e di rammarico, il padre di Jules, aggiunge:“Se c’è qualcuno che ha avuto delle responsabilità in quanto è accaduto, dovrà senz’altro pagare”.
Infine, a conferma che il rapporto tra i piloti è ottimo anche a riflettori spenti, aggiunge:“Felipe Massa è uno sempre molto presente, così come Raffaele Marciello. Il piccolo Antonio Fuoco è venuto a trovarlo e Jean-Eric Vergne si fa sentire spesso, ma dopo… Del resto, come si dice? The show must go on, bisogna accettarlo, la vita è così”.

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