Dal round di Assen, la SBK ha mandato un messaggio davvero molto importante: Rea è l’uomo da battere, con sei vittorie in otto gare.
Di seguito, ecco la cronaca delle due gare.
In Gara 1, il britannico Jonathan Rea è stato al comando dall’inizio alla fine, facendo capire subito a Chaz Davies, secondo calssificato, che non ce ne sarebbe stato per nessuno, imprimendo subito un ritmo infernale alla manche.
Sul gradino più basso del podio troviamo Michael Van Der Mark, che è stato bravissimo a regolare Leon Haslam. Manche molto negativa per Tom Sykes, che chiude soltanto in quinta posizione dopo un avvio di gara davvero notevole.
Sesta posizione sotto la bandiera a scacchi per la seconda Aprilia RSV4 RF ufficiale, quella di Jordi Torres, che ha vinto il duello accesosi negli ultimi giri con il connazionale della Ducati, Javier Forés. Ottava posizione per Sylvain Guintoli, che ancora ha difficoltà a trovare il giusto feeling con la sua CBR1000RR del team Pata.
Nicolas Terol ha portato la Panigale R del team Althea in nona posizione, davanti alla MV Agusta 1000 F4 di Leon Camier.
In Gara 2, invece, Rea ha dovuto sudare molto per portare a casa la vittoria, visto l’avvio quasi devastante di Tom Sykes, che ha tenuto la testa della gara per ben 13 tornate prima di sprofondare in quinta posizione.
A otto giri dal termine, però, Rea si è imposto, regolando Davies e andando a prendersi la vittoria.
Bissa il risultato di gara 1 Van Der Mark, che ha messo a segno il sorpasso decisivo ai danni di Haslam alla penultima curva.
Detto del quinto posto di Sykes, passiamo alla sesta posizione di Torres, che ha avuto il suo buon da fare per tenere a bada Sylvain Guintoli, giunto settimo al traguardo.
Ottava posizione per Javier Forés, che saluta la Superbike con questo discreto piazzamento.
Dietro allo spagnolo ha chiuso Gara 2 Alex Lowes, bravo a limitare i danni nonostante i problemi di elettronica cronici sulla sua Suzuki GSX-R1000. Ha chiuso la Top Ten Leon Camier con la MV Agusta 1000 F4.