Sicuramente, una prima manche così movimentata se l’aspettavano in pochi.
Il primo appuntamento di questo campionato mondiale SBK ha incoronato vincitore Jonathan Rea, che ha preceduto Leon Haslam e Chaz Davies.
Rea è partito dalla pole position ed ha letteralmente combattuto con gli altri due per conservare la leadership e conquistare la vittoria, la prima in sella alla Kawasaki ZX10-R.
Comunque, il grande protagonista di Gara1 è stato Leon Haslam, che in diverse occasioni ha insidiato Rea, prima di commettere l’errore che lo ha relegato in quinta posizione. Il britannico, a questo punto, ha recuperato due posizioni in mezzo giro ed è arrivato nuovamente ad insidiare il leader.
Grande soddisfazione in casa Ducati per il primo podio della stagione firmato Chaz Davies. L’alfiere della Rossa di Borgo Panigale è sempre riuscito a mantenersi nelle prime tre posizioni e sempre a contatto con il battistrada, scongiurando un calo degli pneumatici preventivato alla vigilia della prima gara stagionale.
Medaglia di legno per l’esordiente Jordi Torres, che ha conquistato un ottimo piazzamento.
Dietro di lui si piazza il campione del mondo in carica della categoria Supersport: l’olandese Michael Van Der Mark.
L’olandese si è reso protagonista di un sorpasso ai danni di Sykes (sesto al termine) al limite del regolameto. Il sorpasso, però, ha praticamente neutralizzato lo sforzo di Sykes e la partenza magistrale di cui si era reso protagonista: il britannico era scattato benissimo, recuperando subito 4 posizioni. Il contatto con l’olandese lo ha relegato in ottava posizione provvisoria.
Alle spalle della seconda Kawasaki ufficiale si è classificato Sylvain Guintoli (Honda), autore di un’ottima gara considerando le sue condizioni fisiche. Ottavo posto per la seconda Ducati Panigale R al traguardo, ovvero quella che il team Althea ha affidato a Nicolas Terol.
Chiudono la top ten Alex Lowes e Leon Camier. Undicesima piazza per l’italiano Matteo Baiocco.
Troy Bayliss è ancora capace di regalare emozioni forti. Il pilota di casa è rimasto con i primi per un terzo della gara, tra i primi otto sino a metà e nei primi dieci sino a due giri dalla fine. Bayliss ha pagato l’evidente calo fisico negli ultimi giri ma anche il repentino degrado della sua gomma posteriore.
Comunque, nonostante i suoi 45 anni, Troy Bayliss ha dimostrato di avere ancora quella bella grinta che gli permette di portare a termine sorpassi veramente mozzafiato.