Anche questa edizione del GP di Monaco è stata ricca di colpi di scena, anche se sono stati concentrati tutti nella parte finale della gara, dopo 65 giri praticamente soporiferi.
La follia della Mercedes che decide di richiamare Hamilton per un pit stop quando l’inglese aveva oltre 20 secondi di vantaggio sul gruppo degli inseguitori, è stata inspiegabile: il pilota britannico è rientrato in regime di safety car e si è dovuto accodare a Rosberg e Vettel, terminando la gara in terza posizione.
Questo sbaglio di Mercedes ha regalato un pò di pepe ad una gara molto noiosa, in cui le posizioni si sono cristallizzate qualche giro dopo del via, vista anche la difficoltà di portare sorpassi nel tracciato del Principato.
Questo inspiegabile errore di strategia del muretto Mercedes, rischia di riportare in casa Mercedes lo stesso clima teso che nella parte centrale della passata stagione faceva da padrone nel box, quando Nico ed Lewis nemmeno si scambiavano i complimenti sul podio.
Nulla si può dire a favore del pilota tedesco della Mercedes che, a differenza di quanto fatto da Vettel, non ha rivolto a Lewis Hamilton nemmeno un cenno di dispiacere, esultando come se avesse vinto la gara della vita, pur sapendo che non ha mai avuto il ritmo per impensierire il britannico nè in qualifica nè in gara.
Questo errore della Mercedes è stato probabilmente causato dalla pressione continua che la Ferrari ha portato al team tedesco, mettendo in luce la difficoltà di gestire situazioni diverse da quelle viste lo scorso anno, quando la casa della Stella a tre punte ha dominato in lungo ed in largo.
Questa “debolezza” della Mercedes, però, potrebbe giovare alla casa di Maranello, che adesso ha il calendario a favore, con delle piste in cui la purà velocità conta molto e Vettel è davvvero un cannibale in queste situazioni.
A guadagnare del disastro combinato dagli uomini Mercedes, è stata la Ferrari, che ha portato Sebastian Vettel a conquistare un’insperata seconda posizione, con il tedesco che ha tirato fuori dalla sua SF15-T il 110%, anche se ha messo in luce un piccolo difetto di questa monoposto: la difficoltà nello scaldare le gomme in breve tempo, altrimenti il pilota tedesco avrebbe potuto anche tentare l’attacco a Rosberg.
Quarta posizione per Daniil Kvyat, che conquista il suo miglior piazzamento in Formula 1 dopo essersi visto lasciare la posizione da Daniel Ricciardo, che rischiava di essere sanzionato da Charlie Whiting in seguito alla ruotata data a Raikkonen alla staccata del Mirabeau.
Detto della sesta posizione del finlandese, passiamo alla settima posizione di Sergio Perez, che ha portato i primi punti alla Force India, facendo una gara decisa che gli ha consentito di tenere la posizione di partenza.
Si festeggia anche in casa McLaren-Honda, grazie ai primi punti conquistati in questo mondiale per l’ottava posizione conquistata da Jenson Button. Sarebbe potuta essere una giornata ancora migliore per il sodalizio anglo-nipponico ma, purtroppo, Fernando Alonso ha dovuto parcheggiare la sua MP4/30 nella piazzola della Sainte Devote in seguito ad un problema al cambio.
Ottima nona posizione per Felipe Nasr, che ha salvato il weekend della Sauber. La carenza di carico della C34 ha pesato molto sul circuito monegasco, ma il brasiliano è stato bravissimo a non commettere nessun errore e portare a casa due punticini preziosi per la classifica costruttori.
Chiude la top ten Carlos Sainz che, dopo essere stato penalizzato, è partito dalla pit lane e ha messo in piedi una rimonta d’altri tempi, conquistando un punto importante che rende meno amara la domenica della Toro Rosso.
Peccato per la Lotus che, dopo il ritiro di Maldonado (che partiva dalla decima posizione) ha tentato di portare Grosjean alla conquista di punti importanti per il mondiale. Invece, proprio quando il francese era in decima posizione, Max Verstappen, evidentemente spinto dalla foga, ha tentato di sopravanzarlo alla prima staccata, toccando il francese ed andando a sbattere violentemente contro le barriere, causando l’ingresso in pista della safety car che ha portato gli uomini Mercedes a commettere il banale errore di mettere fuori dalla corsa per la vittoria Lewis Hamilton.
Sicuramente, il collegio dei commissari prenderà duri provvedimenti ai danni del pilota olandese, anche se va fatto notare che oggi il collegio ha commesso un piccolo errore: il contatto di Ricciardo e Raikkonen è stato valutato diversamente da quello che nelle prime fasi ha coinvolto Hulkenberg e Alonso. Il pilota asturiano è stato sanzionato con cinque secondi di stop&go.
Adesso, la situazione in classifica piloti vede Hamilton ancora in testa, ma con il misero vantaggio di 10 punti sul compagno squadra, mentre Vettel è in terza posizione leggermente più staccato, con 28 lunghezze di ritardo dal leader.
In classifica costruttori, invece, la Mercedes allunga ulteriormente sulla Ferrari e adesso conta su un vantaggio di 94 punti. Chiude il podio virtuale del campionato costruttori la Williams, con 81 punti.