Alla partenza, a scattare bene sono Laverty, Giugliano e Melandri. Sykes riesce a tenere la seconda posizione solo per due giri, prima della concretizzazione dell’attacco vincente di Melandri. Dopo cinque giri, la coppia Laverty-Melandri ha un buon vantaggio su Sykes che, a sua volta, ha un lieve vantaggio su Guintoli ed Elias. Per ora, Sykes sembra un’altra persona: il solito pilota arrembante, questa volta sembra molto conservativo. Il quarto posto è sufficiente per portare a casa il titolo. Al giro 13, Leon Haslam è costretto al ritiro per un problema tecnico. Al giro 13, la coppia di testa ha tre secondi di vantaggio su Sykes, che a debita distanza Guintoli. Ufficializzata la causa del ritiro di Haslam: il limitatore si attivava e si disattivava a casaccio senza comando diretto del pilota. Al giro quindici, nulla è cambiato. Melandri è sempre più vicino a Laverty, ma la sua BMW non è dello stesso livello della Aprilia. La coppia Sykes-Guintoli, in terza posizione, è 4 secondi dietro ai due piloti di testa ed Elias ha 4 secondi di svantaggio rispetto a loro. Giro 20: Melandri mette a segno un sorpasso strepitoso su Laverty. Con una staccata fortissima, entrambi i piloti sono andati larghi in fondo al rettilineo più lungo del tracciato ma Melandri aveva il vantaggio della traiettoria interna e ha rimesso subito dritte le ruote della sua BMW. Ultima curva, ultimo giro: Melandri sceglie la traiettoria interna e Laverty fa qualcosa di davvero impossibile superando il ravennate all’esterno. Vince Laverty, seguito da Melandri ma la vera notizia è un meraviglioso titolo mondiale vinto da Sykes! L’anno scorso l’aveva perso per mezzo punto, quest’anno è suo!