Parte come una molla Sykes e cerca subito di fare il vuoto. Lo seguono Guintoli, Giugliano e l’esordiente Toni Elias. Melandri e Davies, dopo una poartenza non proprio perfetta, sono in settima e ottava posizione. Al quinto giro Melandri si lancia in una rimonta da battaglia, con un Toni Elias poco contento di cedere la posizione. Laverty ha nel frattempo scavalcato Guintoli e si è attaccato al codone di Sykes, essendo l’unico a riuscire a girare nel 55. Resta eccezionale la performance delle Aprilia, mentre Chaz Davies sembra soffrire in sesta posizione. Al decimo giro, la situazione sembra essersi stabilizzata anche se, nonostante la gomma usurata, qualcuno inizia a migliorare. Al giro 13, Laverty tenta l’attacco e mette a segno un sorpasso meraviglioso. Purtroppo, ormai, Melandri è lontano dal podio e le Aprilia, per lui, sembrano incontenibili. Alla fine dei 18 giri previsti, il primo a passare sotto il traguardo è l’irlandese Laverty, seguito da Sykes e Guintoli. In quarta e quinta posizione troviamo le due BMW di Melandri e Davies, seguiti da Toni Elias, Cluzel, Haslam, Giugliano e Fabrizio.